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Obama fustiga l'Europa:"Lenta e troppo divisa"

"Servono misure dure e liquidità per le banche. La Ue rischia la recessione. Bene l'Italia, ma ora prosegua"

Andrea Tempestini
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Barack Obama, nel suo discorso del venerdì sullo stato dell'Economia, torna a rivolgersi alla Ue dopo le accuse dei giorni scorsi, in cui aveva puntato il dito contro l'Europa che continua a remare contro la ripresa americana. Obama spiega che "le soluzioni per la crisi europea sono dure, ma sono comunque soluzioni. E l'Europa può contare sul sostegno americano. E i leader europei conoscono perfettamente la serietà e l'urgenza della situazione. L'Europa rischia la recessione". Secondo il presidente a stelle e strisce l'Europa sta "affrontando quello che abbiamo affrontato noi nel biennio 2008-2010, e per loro coordinarsi tra governi diversi è più difficile. Noi stiamo cercando di essere costruttivi, non vogliamo rimproverarli o dire noi cosa avrebbero dovuto fare. Devono stabilire loro cosa fare, in modo efficace e tempestivo. Noi siamo al fianco per dare suggerimenti, ma sta a loro decidere". "Liquidità per le banche" - Il presidente poi spiega la sua ricetta, che consisterebbe nel rafforzare il sistema bancario iniettando capitali negli istituti in stato di debolezza, mentre successivamente andrebbero compiuti ulteriori passi per evitare la recssione. Obama, da par suo, si dice sicuro che i leader Ue stiano discutendo di questa possibilità, quella di "americanizzarsi", ovvero immettere liquidità nel sistema, una soluzione a cui Washington ha fatto ricorso più volte nei momenti bui (una soluzione molto più semplice per la Fed che per la Bce). Il presidente degli Usa insiste ancora sulla crescita. La crisi, ha aggiunto, "non è solo del debito. E' difficile poter riallineare il bilancio e arginare il deficit se non c'è crescita. In Europa ci sono Paesi con tassi di disoccupazione del 15 e 20 per cento. Con troppa austerità - ha rimarcato - la disoccupazione può arrivare al 25 per cento. Se si fanno solo tagli, le persone faranno sempre un passo indietro e non spenderanno". Su Italia e Spagna - Obama, nel suo intervento, cita anche Italia e Spagna, che loda per aver adottato "riforme intelligenti e necessarie. Paesi come Spagna e Italia - ha aggiunto - hanno fatto riforme struttuarli, sul fisco, sul mercato del lavoro, ma devono avere il tempo e lo spazio perché queste riforme abbiano il loro esito. E' importante - ha concluso - che in Europa si mettano a segno riforme strutturali in 3 o 5 anni". "La Spagna non ha chiesto aiuti" - E proprio la spagna smentisce quanto scritto dall'agenzia finanziaria Reuters, che riferiva di una richiesta di aiuti alla Ue che il governo di Madrid avrebbe avanzato nel fine settimana. La Reuters citava due fonti europee e una tedesca, ma la portavoce del governo iberico ha dichiarato di non essere a conoscenza di una richiesta imminente da parte dell'esecutivo, rifacendosi alle dichiarazioni del primo ministro, Mariano Rajoy, che giovedì aveva dichiarato di voler attendere i risultati di un audit sulle banche in difficoltà. La smentita sulla richiesta di aiuto avanzata dalla Spagna è arrivata anche da Angela Merkel, che ha precisato: "Sia chiaro che i paesi che vogliono beneficiare della solidarietà devono farne richiesta".

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