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Stangata sulle assicurazioni auto:addio alla detrazione fiscale

L'ultima beffa nascosta nella riforma del lavoro: addio detrazioni sulla Rc auto

Un italiano su due non potrà più avere sconti sul 730 per la Rc Auto

Andrea Tempestini
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  Forse la maggior parte degli italiani non lo sa, ma ogni volta che pagano la copertura assicurativa - per tutti i mezzi, non soltanto per l'auto - versano una quota della copertura al Servizio Sanitario Nazionale per coprire le spese sostenute per i feriti e le vittime degli incidenti stradali. Questo contributo al Ssn può essere dedotto nella dichiarazione dei redditi. Ma con la riforma del lavoro di Elsa Fornero il 51% degli italiani non potrà più ottenere detrazioni per quanto speso per assicurare il proprio mezzo. Diciotto milioni di italiani si vedranno negare la possibilità di ottenere il rimborso per il contributo al Servizio Sanitario nazionale nel premio Rc Auto. La beffa della Fornero - Una nuova beffa, una nuova stangatina del governo dei tecnici. "Se fino ad oggi è possibile detrarre il 19% del contributo Ssn presente in tutti i premi Rc - spiega Alberto Genovese, ad di Facile.it, sito specializzato nella comparazione di Rc auto - con l'entrata in vigore della riforma Fornero, che intende attingere anche a questa fonte per finanziare i primi 1,7 miliardi di euro necessari, potrà essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi solo la parte dei contributi Ssn eccedente i 40 euro. Vale a dire - prosegue Genovese - che chi paga una polizza con premio netto inferiore ai 381 euro annui non potrà beneficiarne". E l'analisi di Facile.it effettuata su un campione di oltre 40mila polizze emesse negli utlimi due mesi svela che un italiano su due verrà escluso dalle deduzioni. Il paradosso - Il balzello nascosto nei meandri della riforma porta con sè un altro assurdo paradosso. L'analisi delle polizze, infatti, "prova che le persone che continueranno ad avere una deduzione dal pagamento sono quell virtuose alla guida. Paradossalmente - sottolinea Genovese -, chi si trova in una classe di merito peggiore potrà comunque ottenere un piccolo rimborso, cosa che ai guidatori che hanno un migliore profilo assicurativo non sarà più concesso. Oltrettuto, dato che si tratta da una deduzione da sottrarre alla base imponibile, i vantaggi maggiori andranno ai redditi più elevati". In buona sostanza per godere della detrazione fiscale bisogna essere cattivi guidatori. A pagare è il Nord - Analizzando il campione preso in esame da Facile.it, emerge come le regioni più penalizzate da questa scelta del governo siano quelle in cui i premi assicurativi siano più bassi: Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le aree in cui la percentuale dei cittadini che non avranno più diritto alle deduzioni scollina oltre il 70 per cento. In queste regioni, infatti, gli automobilisti che pagano per la propria polizza RC un premio netto più basso di 381 euro sono, rispettivamente, il 78% e 71,2% del totale. I meno toccati dalla manovra sono invece i cittadini di Campania (10,6%), Calabria (24,9%) e Puglia (30,7%). In Lombardia, infine, non potrebbe godere della deduzione il 64,4% degli automobilisti, mentre in Veneto il 69,8 per cento.  

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