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L'effetto AteneBorse a piccoSpread a 450

La Grecia verso l'uscita dalla moneta unica. Indici ai minimi. Tensione sui titoli di Stato. Euro ko

Andrea Tempestini
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  Il mito della stabilità della moneta unica e del Vecchio Continente è già stato smontato da tempo. Le incertezze della Grecia, l'impossibilità di creare un nuovo governo ad Atene e la marcia ellenica verso l'uscita dalla moneta unica, però, lo stanno disintegrando in pochi istanti. Le Borse europee sono tornate sui minimi annui e la corsa verso il basso prosegue giorno dopo giorno. Oggi, mercoledì 16 maggio, all'apertura dei mercati un nuovo succedersi di brutte notizie: mezz'ora dopo l'avvio delle contrattazioni, a Piazza Affari, l'indice Ftse Mib perdeva quasi 1,5 punti percentuali, mentre l'All Share lasciava un secco 1,50 per cento. Successivamente il rimbalzo: Milano, dopo essere tornata anche in territorio positivo, poco dopo le 13 perdeva sul Ftse Mib lo 0,23% e sull'All Share lo 0,42 per cento. Atene, dopo un rimbalzo iniziale, retrocedeva di circa un punto. Male anche Madrid in calo dello 0,62%, Francoforte dello 0,81% e Londra dello 0,88 per cento. In controtendenza Parigi, che saliva dello 0,35 per cento. Spread in volo - L'altro fronte gravido di preoccupazioni restava quello dello spread tra Btp decennali e Bund tedeschi: sulla piattaforma Bloomberg era arrivato a 454 punti base, mentre sceondo le calcolazioni Reuters sfondava quota 470 (a 471). Il timore di una fuoriuscita dall'euro di Atene e di un'ipotesi contagio faceva schizzare il rendimento delle nostre cedole al 6,15%: livelli che costrinsero l'esecutivo Berlusconi a farsi da parte per lasciare campo libero a Mario Monti e ai suoi tecnici. Ma i dati di oggi confermano la tirannia dei mercati e l'inutilità dell'amarissima pillola tutte tasse che ci hanno somministrato i tecnici. Pessime notizie anche dall Spagna, dove lo spread tra Bonos e Bund superava quota 500 punti base. Infine le notizie sull'euro, sceso a 1,27 dollari, ritoccando il minimo da 4 mesi segnato alla vigilia.  

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