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Crediti Iva, il governo sblocca 2,2 miliardi per le imprese

Andrea Tempestini
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  Dopo un'impressionante sequela di suicidi, azioni violente e minacce (l'ultimo il blitz all'Agenzia delle Entrate in provincia di Bergamo), il governo decide di concedere una boccata d'ossigeno a 11mila partite Iva. L'esecutivo ha infatti deciso di sbloccare una significativa iniezione di liquidità per favorire imprese, artigiani e professionisti. Il tesoretto ammonta a circa 2,2 miliardi di euro, messi a disposizione del ministero dell'Economia e delle Finanze, per pagare i rimborsi di crediti Iva. Una piccola goccia nel mare dei 90 miliardi di euro di debito che lo Stato e la pubblica amministrazione ancora hanno nei confronti delle piccole e medie imprese italiane, il motore della nostra economia che, ingolfato da tasse e ritardi nei pagamenti, sta velocemente morendo.  Le tranche - Nel dettaglio, 400 milioni di euro saranno erogati già nel corso dei prossimi giorni, mentre un'altra tranche di 1,8 miliardi verranno corrisposti a partire dalla seconda metà del mese di maggio. Con questa nuova iniezione di liquidità, l'ammontare complessivo del rimborso nel 2012 a imperse, artigiani e professionisti è salito a 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 erogati nel medesimo periodo del 2011 (l'incremento in termini percentuali è pari al 14 per cento).    

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