Le palle al piede del Paese
Matteo Renzi ha strappato una vittoria, piegando la minoranza del Pd che si opponeva al Jobs Act. Tuttavia quella del presidente del Consiglio rischia di essere una vittoria di Pirro, perché la legge delega votata al Senato è in realtà un bel contenitore, ma purtroppo desolatamente vuoto. Sì, il premier ha ottenuto che la vecchia guardia della ditta (definizione di Pier Luigi Bersani) alla fine chinasse il capo e rientrasse nei ranghi. Del resto, per quel che ci riguarda, sul dietrofront dei riottosi non avevamo mai nutrito dubbi, perché nessuno dei frondisti aveva la stoffa di opporsi al leader incoronato con il 40 per cento dei voti alle recenti elezioni europee. Ma ciò nonostante, pur avendo ottenuto un passo indietro dei contestatori, Renzi non ha fatto grandi passi avanti per quel che riguarda l'innovazione del mercato del lavoro. In tv il presidente del Consiglio ha annunciato molte novità, ma nei provvedimenti approvati ieri queste novità non ci sono. Arriveranno? Probabilmente sì, ma si tratta di aspettare e di verificare in futuro se ciò che è stato annunciato corrisponde effettivamente a ciò che è stato votato. Clicca e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro in versione pdf