Procura di Milano, Robledo silurato chiede audizione urgente al Csm
«Chiederò una audizione urgente al Csm». Sceglie di passare al contrattacco il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, dopo che il procuratore Edmondo Bruti Liberati gli ha tolto la delega di coordinatore del pool anticorruzione. In particolare Robledo vuole ribattere al quarto punto dei sette contestatigli da Bruti, quello sulle anomalie nella gestione dei 172 milioni di euro sequestrati ai tempi dell'inchiesta sui derivati. Alfredo Robledo porterà al Csm anche la lettera di tre pagine che, nel luglio 2012, scrisse a Bruti Liberati e al Fug (Fondo Unico Giustizia) in merito alle richieste di chiarimento sulla gestione dei 172 milioni di euro. Nel provvedimento motivato con cui gli ha tolto la delega al pool anti - corruzione, il procuratore capo si era lamentato del fatto che Robledo non lo avesse informato delle «rilevanti scelte discrezionali» in base alle quali il denaro era stato depositato presso Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza e presso Banca di Credito Cooperativa Barlassina e non presso il Fug. Accusa a cui Robledo risponderà davanti al Csm anche con questa lettera nella quale faceva presente che dal decreto con cui il gip Giuseppe Vanore disponeva il 23 aprile 2009 il sequestro della somma risultava che era stato il giudice a imporre a Robledo di «nominare il custode che poi deve concorrere alla determinazione delle modalità di conservazione e gestione dei beni oggetto del sequestro».