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Ludovic-Mohamed Zahed, l'imam omosessuale che celebra matrimoni gay

Vezzani Flavia
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Ludovic-Mohamed Zahed sta facendo parlare di sè come Imam "al passo con i tempi" e impegnato nel sostegno dei diritti per le coppie omosessuali, a tal punto da girare l'Europa per celebrare matrimoni gay secondo il rito musulmano. Nato in Algeria 37 anni fa, ma trasferitosi da bambino in Francia con la famiglia. Ludovic-Mohamed Zahed è convinto che "se il Profeta Maometto fosse ancora vivo non avrebbe problemi a sposare coppie gay". Profondamente religioso ed erudito del Corano, non vuole rinunciare a professare la sua fede e nemmeno negare la sua omosessualità, certo che nel Corano nulla induca a condannarla. Ne è così sicuro da aver aperto, a Parigi, l'anno scorso, la prima moschea definita gay-friendly, unica al mondo. Non solo, l'Imam si sta impegnando a viaggiare in tutta Europa per celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso secondo il rito musulmano. L'ultimo risale alla scorsa settimana, a Stoccolma, ed è stato quello tra Sahar Mosleh e Maryam Iranfar, due donne di origine iraniana. Il matrimonio in Svezia è stato l'ennesima occasione per ribadire le sue idee e portare avanti la sua battaglia, anche se l'allegria delle nozze era offuscata dal fatto che il compagno, Qiyaammudeen Jantjies, sposato in Sud Africa due anni fa, l'aveva appena lasciato.

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