Il deputato di Forza Italia Cesaro non va in carcere. Il Riesame revoca l'arresto
Annullata dal tribunale del Riesame di Napoli l'ordinanza di arresto nei confronti del deputato campano di Forza Italia Luigi Cesaro. La misura cautelare nei confronti di Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli, era stata richiesta il 23 luglio scorso nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli che vedeva il deputato accusato di concorso esterno in associazione di stampo camorristico, turbativa d'asta e illecita concorrenza e «di avere agito per agevolare il clan denominato dei Casalesi, fazione bidognettiana». L'indagine che aveva portato all'emissione da parte del gip di Napoli di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Cesaro e di due suoi fratelli era stata avviata nel 2008 dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Alla base dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, che è stata annullata oggi dal tribunale del Riesame, i presunti rapporti con la criminalità organizzata casertana. «Un calvario» che «spero finisca», «nei miei confronti c'è stata una gogna mediatica indescrivibile», ha commentato la decisione Luigi Cesaro. «È stato un momento di grande commozione - dice il deputato azzurro - In questi anni sono stato sottoposto a una gogna mediatica indescrivibile, è stato un calvario per me e la mia famiglia, che spero finisca». Parlando della decisione del tribunale, Casaro sottolinea: «È stata una sentenza ben motivata e resto a disposizione della magistratura, nella quale ho grande fiducia. Sono sempre stato sereno, sin dal giorno della notizia dell'ordinanza, il 23 luglio. Non avrei mai chiesto alla giunta e al parlamento di votare contro l'arresto».