Dario Salvatori: "Dai Beatles ai Bee Gees, i miei 12mila aneddoti sulla musica"
"C'è chi si è vantato di aver scritto libri sulla storia di mille canzoni. Io ho parlato di 12mila brani composti tra fine Ottocento e Novecento. Sa, ognuno di essi ha una storia interessante da raccontare". Se per De Filippo il teatro "è vivo e vitale", per Dario Salvatori la musica è ben più di una passione: è la vita. Ma non te lo fa pesare con snobberia anzi, per lui è una cosa normale come per Giampiero Galeazzi sarebbe normale parlarti di sport. E lo fa con simpatia, presentando con l'occasione il suo libro Il Salvatori 2014 (Ed. Clichy, 2013) nel corso della 15esima edizione del Summer Jamboree di Senigallia. "Mi sono ispirato – continua il giornalista – ai dizionari del cinema, parlo di quelli che ti raccontano la storia di pellicole e macchine da presa partendo dai Fratelli Lumiere". Perché 12mila canzoni? "Vede, ciascun brano, da quello molto noto a quello che magari ha avuto meno successo, ha dietro una sua storia". Può raccontarci qualche aneddoto? "Potrei parlarle di Yesterday dei Beatles, che immagino lei conosca. Bene, Paul MacCartney le diede come titolo di lavorazione Scrambled eggs, uova strapazzate. Nel libro racconto anche le vicende dei plagi, perché l'accusa di plagio è ricorrente nella storia della musica". Recentemente al cinema è uscito il film di Clint Eastwood dedicato a Frankie Valli (Jersey Boys, ndr). Cosa ne pensa? "Visto! Ma conoscevo già il musical ispirato al cantante doo wop italo americano e che gira da una decina d'anni. Valli è stato un grande interprete che introdusse anche l'uso del falsetto. Pensi che i Bee Gees, 25 anni dopo, si ispirarono a lui e lo omaggiarono in Grease con un brano contenuto nella colonna sonora nel quale ricorre la tecnica del falsetto, appunto. E' inoltre uno dei pochi artisti ancora in vita ad avere (a pieno merito) un film ed un musical a lui dedicati". di Marco Petrelli @marco_petrelli