In Europa, dopo D'Alema e Letta, Renzi rottama pure Prodi

Nessun contatto con il Professore prima del discorso d'apertura del semestre Ue

La rottamazione continua: dopo Massimo D'Alema e Enrico Letta, messi fuori gioco dalla carica di commissario europeo agli Esteri dalla scelta di Federica Mogherini, tocca ora, secondo quanto scrive oggi il quotidiano "La Stampa", a Romano Prodi. Già al momento delle nomine ministeriali, Renzi aveva tracciato un solco col suo illustre predecessore, che aveva scelto dei "seniores" della politica come Dini, Ciampi e Napolitano per i ruoli-chiave a Palazzo Chigi, mentre lui lo scorso febbraio ha preferito curriculum meno "ingombranti" e in alcuni casi addirittura "leggeri". Ma nei confronti del Professore, col quale pure ha, a differenza che con altri "mammozzoni" della sinistra, un rapporto cordiale, il premier ha preso le distanze anche con alcune scelte sul fronte degli affari esteri, dove pure Prodi conta ancora molto. Così, scrive sempre "La Stampa", in occasione del viaggio in Cina di alcune settimane fa, non risulta che abbia appositamente incontrato o chiesto consigli all'ex presidente della Commissione Ue, che pure in India è un'autorità riconosciuta. E la stessa linea, il premier, sta tenendo anche in preparazione del prossimo viaggio in Africa, altra area nella quale Prodi ha acquisito prestigio dopo la missione svolta per conto dell'Onu.