La giustizia rapida di Renzi: fuori i ladri
Primi effetti delle riforme del governo Renzi: ieri le porte dei penitenziari d'Italia si sono aperte non per far entrare dei delinquenti beccati in flagranza di reato, ma per farli uscire. Con il decreto libera tutti sono stati messi fuori ladri e spacciatori, ma è probabile che presto le celle si spalanchino anche per corrotti e molestatori, oltre che per chiunque sia stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare per un reato che in concreto non preveda una pena da espiare superiore ai 3 anni. Tradotto in parole povere, significa che tutti i criminali colti sul fatto mentre stanno svaligiando un appartamento, rubando un'auto oppure scippando qualcuno, d'ora in poi non finiranno in carcere. Già chi commetteva reati classificati tra quelli della cosiddetta microcriminalità rischiava poco o nulla, tanto è vero che gli spacciatori non venivano più spediti dietro le sbarre, ma adesso si è provveduto a una specie di depenalizzazione di fatto. Leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro su Libero in edicola oggi 2 luglio o sull'edizione digitale