C'è il Sud America tra il Brasile e il mondo
"Siamo venuti qui per fare la storia". La storia del calcio, ma anche la storia di un Mondiale che, a detta di molti, ha già un vincitore: i padroni di casa del Brasile. Ma Alexis Sanchez e il suo Cile ci credono e l'attaccante si fa portavoce di questo sentimento e lo esprime a chiare lettere, a due giorni dalla sfida degli ottavi di finale tra la sua Roja verde-oro. Brasile-Cile, infatti, è la prima sfida che mette in palio l'accesso ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Si gioca oggi (ore 18 italiane) allo stadio Mineirão di Belo Horizonte. Sanchez, la punta di diamante della nazionale cilena, non usa giri di parole e si dimostra più che fiducioso, forte della qualificazione nel girone B (quello definito della morte con Olanda, Spagna e Australia) avendo eliminato le «furie rosse», ancora campioni del mondo. Di fronte, a voler infrangere questo sogno, si troverà anche il suo compagno di club al Barcellona: Neymar. La stella, con Messi e Mueller fino ad ora, di questo Mondiale. Sul brasiliano però nessun commento. E nessuna parola neanche sui precedenti tra le due squadre, sfavorevoli al Cile. La Roja cilena è stata infatti eliminata proprio dai brasiliani negli ultimi tre Mondiali di calcio. E soltanto quattro volte, in 98 anni di storia, il Cile è riuscito ad avere la meglio sul Brasile in incontri ufficiali. A dirigere la partita sarà l'inglese Howard Webb.I padroni di casa dovrebbero scendere in campo con la stessa formazione utilizzata nelle prime due sfide del girone eliminatorio. L'unica novità potrebbe riguardare la scelta di Fernandinho a centrocampo, al posto di Paulinho. Il Cile, dopo aver fatto riposare alcuni big nella sfida persa contro l'Olanda, ha ancora il dubbio se schierare l'infortunato Vidal che, se dovesse giocare, potrebbe supportare, in attacco, lo stesso Alexis Sanchez e l'ex «napoletano» Edu Vargas. Nella parte alta del tabellone si può già scrivere con certezza che almeno una nazionale sudamericana chiuderà il Mondiale fra le prime quattro. Le vincenti di Brasile-Cile e Uruguay-Colombia si sfideranno, infatti, nei quarti di finale. Per i bookmaker, la nazionale di casa allenata da Scolari, è favorita sul Cile. Il ct brasiliano lo sa e non vuole nascondersi dietro ad un dito. La vittoria al Mondiale è quello che gli chiede e che pretende un intero paese, ma per farlo bisogna prima battere i cileni: «La squadra è all'80% della condizione. Ma adesso siamo al dentro o fuori e non possiamo sbagliare», spiega l'allenatore sosia dell'attore americano Gene Hackman. E a chi gli fa notare che la tradizione è favorevole ai padroni di casa, Felipao risponde minimizzando il dato: «Servono solo alla stampa. Questo Cile non è quello del '62, del '98 o del 2010. È quello del 2014. Quando abbiamo giocato qui, in amichevole, è finita 2-2. C'è grande equilibrio». Un equilibrio che sarà spezzato soltanto da un colpo di classe dei tanti campioni che scendranno in campo questo pomeriggio. Tutti pronti a fare la storia. Giampiero De Chiara