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Renzi, altro regalo alle banche: interessi sugli interessi

Nel decreto competitività ripristinato il meccanismo che era stato vietato con l'ultima legge di stabilità varata da Letta

Matteo Legnani
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Dopo il decreto Bankitalia, dal governo Renzi arriva un altro bel regalo alle banche. Che peserà, naturalmente, su cittadini e imprese. A svelare la "porcata" è stata, scrive il Corriere della Sera, la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Le banche ringraziano Renzi per il nuovo regalo: nel decreto legge per il rilancio delle imprese infilano l'anatocismo, col quale gli italiani pagheranno gli interessi sugli interessi". L'anatocismo è effettivamente il fatto di pagare gli interessi non solo sulla somma originaria, ma anche sugli interessi calcolati nel corso del tempo. Almeno nelle intenzioni, era stato vietato con l'ultima legge di stabilità fatta approvare prima dello scorso Natale dal governo Letta. Ora, però, rispunta fuori, regolamentato dal decreto legge sulla competitività, quello appena firmato dal Capo dello Stato. L'articolo 31 del decreto dice che il Comitato per il credito e il risparmio "stabilisce modalità e criteri per la produzione, con periodicità non inferiore ad un anno, di interessi sugli interessi". Con questa norma gli interessi sugli interessi andrebbero calcolati di anno in anno e non più di tre mesi in tre mesi come avveniva in passato. Il meccanismo, dunque, avrebbe un impatto meno forte ma ci sarebbe comunque. Il decreto, ora, arriva in Parlamento e sarà materia di aspra discussione, Perchè l'argomento è delicato e lo è diventato ancora di più con la crisi e la stretta sul credito, che ha reso più difficile il reperimento dei capitali da parte delle imprese per l'attività produttiva, ma anche da parte dei privati cittadini.

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