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Feltri attacca il Giornale alla festa per i 40 anni del quotidiano

Ignazio Stagno
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Alta tensione in via Negri. Il Giornale fa festa per i suoi quarant'anni ma il clima della reunion al Teatro Manzoni di Milano si guasta subito. In paleta infatti c'è Vittorio Feltri. L'editorialista de Il Giornale non ha parole tenere per i colleghi di via Negri soprattutto per il trattamento che gli è stato riservato nel supplemento celebrativo del quarantennale. Un unico pezzo di Feltri dedicato a Balotelli "a pagina 59 sulle 64 complessive". Così a far sbottare Feltri ci pensa Bruno Vespa che afferma ricorda tra i meriti de Il Giornale c'è quello "di aver spianato la strada a Libero". L'attacco - A questo punto Feltri risponde: "Vespa ha detto una cazzata. Libero berlusconiano? Ma quando mai? Mai sentito Berlusconi". I colleghi in sala, fedelissimi di Sallusti non hanno gradito la sfuriata anti-Vespa. E Feltri risponde a bocce ferme sul Fatto Quotidiano: "Cosa volete che mi importi di quattro poveretti che mi invidiano...". Feltri non nega il clima da separati in casa e quando gli viene chiesto se il Giornale di oggi è ancora montanelliano, risponde così: "Questa non è una domanda, è una presa per i fondelli. Potrei rispondere a mia moglie, non pubblicamente, visto che ci lavoro ancora...". Insomma tra Feltri e Sallusti è gelo. E nemmeno alla "festa" i malumori si mettono da parte...

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