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Lega Nord, niente eurogruppo: Salvini e Le Pen confinati al gruppo misto
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Per Matteo Salvini dopo il successo alle elezioni Europee arriva la prima sostanziale sconfitta. Tempo scaduto per lui e per Marine Le Pen. I nuovi gruppi dell'Europarlamento avrebbero dovuto dichiarare entro le 9 di ieri, martedì 24 giugno, la loro composizione. Ma non è arrivata alcuna comunicazione, non si è presentato nessuno: né Salvini né la Le Pen. Dunque non sono stati raccolti i parlamentari da sette Stati differenti, così come richiedono le regole per la formazione di un gruppo autonomo a Bruxelles e Strasburgo. Salvini deluso - Un brutto colpo, per la Lega Nord, che al pari del Front National, ad ora, viene confinata a un ruolo residuale nelle sedi continentali: con tutta probabilità al gruppo misto, che in Europa non conta nulla. Inoltre, poiché non vi è alcuna formazione di riferimento, quasi sicuramente la Lega Nord e il Front National saranno esclusi dalla ripartizione degli incarichi di controllo. Fuori da tutte le stanze dei bottoni, dunque. Salvini non nasconde la delusione: "Mi spiace che a Bruxelles non siamo ancora riusciti a formare un gruppo - spiega su Facebook -. Evidentemente non tutti hanno il coraggio di sfidare i poteri davvero forti di finanza, banche e massoneria, ma noi non ci arrendiamo, anzi combatteremo ancora più convinti". L'accusa di Matteo - Il leader del Carroccio, poi, davanti ai microfoni, si lascia andare anche a un piccolo sfogo: "Abbiamo detto tanti no, siamo stati molto selettivi, io sarei stato più aperto". Il riferimento è ai veti posti da Marine Le Pen su diversi papabili alleati che sarebbero stati funzionali a raccogliere europarlamentari da sette Stati diversi. Eppure poi Salvini aggiunge che "Marine non sbaglia mai", e che semmai la colpa "è del sistema mediatico e politico, siamo stati il gruppo più ostacolato della storia. Il timore è che ci sia un'opporizione seria, non come quella del M5s, quindi, che sta facendo fare le carte false da chi ha più soldi di noi". Un riferimento, quest'ultimo, a Nigel Farage, l'alleato di Beppe Grillo che nel corso della "campagna acquisti" per la composizione dei gruppi ha strappato una parlamentare neo-eletta proprio dal Front National, Joelle Bergeron.
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