Renzi vuole sostituire Marino. Spunta il nome di un ministro
Troppe gaffe, troppe incertezze, troppi problemi non risolti e in qualche caso creati: Ignazio Marino rischia di essere un intralcio per i piani di Matteo Renzi. Il premier non può permettersi di perdere consensi in una una città importante come Roma e così sembra pronto a prendere la situazione di petto anche a costo di sacrificare il sindaco chirurgo che in un anno ha perso gran parte del credito che gli era stato dato da quando, come outsider, vinse a mani basse le primarie per la scelta dello sfidante di Gianni Alemanno alla guida del Campidoglio. Renzi avrebbe già pronto il nome del suo sostituto: un sostituto che ha in casa. Secondo i rumors la favorita sarebbe Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione e vicinissima un po' a tutte le correnti dem, da Veltroni a Franceschini, da D'Alema a, ora Renzi. Una prezzemolina abilissima a riposizionarsi, a differenza del più scorbutico Marino. Un colpo di mano in Campidoglio, con la maggioranza di centrosinistra che già da qualche tempo ha nel mirino il primo cittadino, potrebbe dare il là all'effetto domino. C'è solo un problema: il sindaco viene eletto dai cittadini, non dal presidente del Consiglio. Altrimenti si sarebbe chiamato podestà.