Feltri: "Non lasciate soldi ai vostri figli"
L'editorialista sta col cantante Sting: solo così non si creano i bamboccioni
Vittorio Feltri non ha fama di essere un rocchettaro. A lui piacciono i cavalli. Però, nel commento scritto oggi su "Il Giornale", si schiera al fianco di Sting, famosissimo ex bassista dei Police. "Notizie come questa rincuorano" scrive feltri. "Dimostrano che c'è ancora qualcuno con la testa sulle spalle che sa educare i propri discendenti, insegnando loro che il danaro dei genitori - fatto salvo il mantenimento dei minori - non è una torta da affettare in famiglia secondo regole stabilite dalla legge, ma appartiene a chi se l'è procurato". Per meritarsi le lodi del fondatore di Libero, l'ex Police ha dichiarato ai giornali inglesi di non voler lasciare un solo penny del suo ingente patrimonio (pari a circa 225 milioni di euro) ai figli. "Madre e padre hanno responsabilità pesanti ma limitate: fornire il necessario alla figliolanza affinchè cresca in salute fisica e mentale, abbia l'opportunità di istruirsi e di imparare un mestiere per affrontare il futuro con serenità. Al resto, ciascuno provveda da sè in base al proprio temperamento e al proprio talento". Una lezione, quella inglese di Sting, che secondo Feltri avrà molte difficoltà ad affermarsi in Italia"Noi siamo notoriamente familisti - scrive l'edittorialista de "Il Giornale" - e le mamme si tengono i figli aggrappati alle gonne finchè non diventano (e rimangono) bamboccioni. Siamo innamorati della famiglia a tal punto da aver 'inventato' famiglie come la mafia, la camorra, la 'ndrangheeta, che nella loro aberrazione funzionano partendo da criteri familiari. (...) Anche quella dei tangentari è, in fondo, una famiglia".