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Europa League, Juventus eliminata: 0-0 col Benfica, niente finale

Giulio Bucchi
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Europa stregata per la Juventus: lo 0-0 di Torino contro i portoghesi del Benfica elimina la squadra di Antonio Conte dall'Europa League a un passo dalla finalissima che si disputerà proprio a Torino. Fatale la sconfitta nella semifinale d'andata a Lisbona per 2-1, che condanna alla seconda delusione continentale i probabili tri-campioni d'Italia, usciti dalla Champions League nel girone eliminatorio. Ora si mette male anche per l'Italia, che rischia di essere scavalcata dal Portogallo nei parametri Uefa e perdere un posto nelle coppe delle prossime stagioni. Il Benfica si giocherà la coppa contro il Siviglia, che ha sfiorato l'eliminazione dopo aver vinto 2-0 l'andata contro il Valencia: al Mestalla perde 3-1 e il gol decisivo di Mbia arriva al 94'. L'occasione di Vidal - Il Benfica si conferma avversario ostico: ben organizzato, attentissimo in difesa, rapido nelle ripartenze con lo spagnolo Rodrigo pericoloso in contropiede. La squadra di Conte punta tutto sull'agonismo, il ritmo e gli affondi sugli esterni, con Lichtsteiner e Asamoah costantemente nei pressi dell'area di Luisao e compagni. Non a caso, l'occasione maggiore arriva nel recupero del primo tempo, con un cross del ghanese dalla sinistra che trova Vidal sul secondo palo, colpo di testa a incrociare del cileno e salvataggio sulla linea della difesa bianconera. Prima c'era stato un gran destro da fuori di Pirlo, sfiorato in volo da Oblak. L'assedio finale - La ripresa inizia con i lusitani pericolosi due volte con Rodrigo, ma al 68' arriva l'espulsione di Lopez per doppio giallo a cambiare le carte in tavola. La Juve torna arrembante, la pressione aumenta ma il portiere degli ospiti è sempre ben protetto dalla difesa a quattro orchestrata dal tecnico Jorge Jesus. A 10' dalla fine è Lichsteiner a bucare un cross perfetto di Marchisio a due passi dalla porta. Pochi secondi dopo lo Juventus Stadium esplode: palla in area che Pogba rimette in mezzo in acrobazia e Osvaldo, subentrato a Llorente, infila di destrezza. E' il gol qualificazione, ma l'arbitro inglese Clattenburg annulla giustamente per fuorigioco del francese. Il finale è infuocato: i giocatori del Benfica perdono secondi preziosi, scattano le proteste e arrivano due rossi per le rispettive panchine, a Vucinic e Markovic. Il finale con 8 minuti di recupero è un assedio sfortunato, con Oblak sempre sugli scudi. No, l'Europa non è ancora un Paese per la Juve. di Claudio Brigliadori

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