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Geronimo La Russa e la lettera della nonna sull'eredità

Ignazio Stagno
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Lo scontro tra Geronimo La Russa, figlio di Ignazio, e la nonna Lidia Peveri scomparsa lo scorso autunno continua. Al centro della vicenda c'è l'eredità e il patrimonio della signora Peveri. Esiste infatti, secondo quanto raccontano Camilla Conti e Luca Piana su L'Espresso una seconda lettera scritta dalla Peveri in cui parla della sua eredità e dei suoi nipoti, incluso Geronimo La Russa, figlio di Ignazio. La nuova testimonianza arriva dopo la lettera in cui la nonna accusava il nipote Geronimo di averla raggirata costringendola a firmare una polizza a vita da 175 mila euro. Il 21 settembre del 2011 la Peveri era andata nello studio dell'avvocato di fiducia, a Melegnano, per spiegare nero su bianco perché degli ultimi beni di famiglia rimasti in suo possesso non lasciava nulla al nipote, nato dal matrimonio della figlia Marica con l'ex ministro Ignazio La Russa. La lettera - Questa seconda lettera, come scrive L'Espresso è rimasta segreta per oltre due anni, affidata ai legali dello studio guidato dall'avvocato Guido Grignani. È stata consegnata e letta alle parti come da volontà della signora Lidia, il giorno dell'apertura del testamento vero e proprio. "Scrivo quanto segue per amore di verità e giustizia", è l'incipit della nuova lettera scritta da Lidia Peveri. Che prosegue: "Ho quattro nipoti. Geronimo è oggi proprietario, per motivi che ancora non comprendo, della maggior parte del patrimonio della famiglia Cottarelli". Un patrimonio milionario, va ricordato, che comprendeva immobili a Riccione, Melegnano e Milano, nonché terreni, titoli e depositi. Lidia dice di essere stata indotta a donare a Geronimo "a causa delle sue insistenze" alcuni di questi immobili. E aggiunge che, considerando anche le risorse del padre, "ho scritto il mio testamento nominando solo gli altri tre nipoti". Insomma il caso in casa La Russa resta aperto. Ma l'ultimo appello della nonna Lidia è questo: "Voglio solo che torni la pace...". 

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