Roma, amore lesbo alle scuole medie: "Io e la prof ci amiamo, non giudicateci"
Roma, quartiere Tuscolano. Un'insegnante sulla quarantina e un'alunna di 15 anni cominciano a intrattenere una fitta corrispondenza via chat. Le ore trascorse a scuola, fianco a fianco nella stessa aula, non bastano più: le due sentono il bisogno di frequentarsi anche dopo le lezioni. Prima si scambiano qualche confidenza innocente, poi l'intesa cresce e il loro rapporto tra si fa presto più morboso. Protette dai loro nickname, come racconta Il Messaggero, parlano di sesso e si confessano il reciproco amore: "Professoressa, io la amo", scrive a un certo punto la giovane. La passione saffica, però, si consuma solo sul web. In tutte questo tempo, la coppia si è scambiata un solo bacio. La loro relazione si è costruita quasi esclusivamente attraverso le interminabili conversazioni davanti al pc. Nessuna delle due però, adesso che il loro segreto è stato scoperto, è disposta ad accettare che quella liaison sia etichettata come l'ennesimo caso di abusi su minori. Il processo - La quindicenne, interrogata dai magistrati, è apparsa combattiva e per nulla pentita: "Io la amo", ha ripetuto più vole ai pm. In aula, si è presentata indossando il ciondolo che l'insegnante le aveva regalato a suffragio del loro amore. La donna, che nel frattempo ha perso il suo incarico di docente, è apparsa invece più timida e spaventata. Nonostante la consensualità del rapporto, infatti, rischia ora il processo per violenza su minore perché, quando la vittima ha meno di 18 anni, la legge ne presuppone la condizione d'inferiorità. Il fatto è stato scoperto dai carabinieri quando una donna ha trovato quelle conversazioni sul cellulare della figlia (la quindicenne era un'amica della figlia e qualche volta le aveva chiesto in prestito il cellulare per chattare con l'insegnante).