"God is a bullet", Cassavetes conduce un gangster-movie col pugno di ferro

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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GOD IS A BULLET
Sky Suspense ore 21. Con Nikolaj Coster Waldau, Maika Monroe e January Jones. Regia di Nick Cassavetes. Produzione Usa 2023. Durata. 2 ore e 56 minuti

LA TRAMA
Al poliziotto Hightower (Coster Waldau, il biondo del "Trono di spade" che ora s'è convertito ai gangster film americani) uccidono la moglie. E rapiscono la figlia. Responsabile di entrambi i fatti è una setta satanica che impazza al confine del Messico. Hightower chiede aiuto ai colleghi, ma con pochi risultati. Allora decide di infiltrarsi nella setta e arrivare al capo che tiene prigioniera la figlia.

PERCHÈ VEDERLO
Perché Nick Cassavetes, figlio del leggendario John e di Gena Rowlands non sarà come regista all'altezza del padre, ma i gangster film li sa condurre col pugno di ferro. Le carneficine sono truculentissine, ma non perdi mai il contatto con Hightower e la sua trafelata ricerca.