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"Suburra", nelle grotte oscure del potere di Roma

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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SUBURRA Sky Cinerma Suspense  ore  21 Con  Pierfrancessco Favino, Claudio Amendola e Alessandro Borghi. Regia di Stefano Sollima. Produzione Italia 2015. Durata: 2 ore e 10 minuti

LA TRAMA Suburra  era il  nome  che  nell'antica Roma  veniva dato  al quartiere più malfamato dell'allora  capitale  del mondo.  Un paragone  certamente calzante  in questa storia di mafia, affarismo, lotta di cosche. Un gruppo di speculatori  vuole  trasformare  il  litorale  di  Ostia  in una  specie di Las Vegas laziale, regno  dei giocatori.  L'operazione  sembra fattibile  coll'intervento di  politicanti corrotti. Ma il  possesso  del  litorale diventa  oggetto  di  contesa tra mafiosi.

PERCHE' VEDERLO  perchè Sollima, al suo secondo film  per  il  cinema, dimostra polmoni di narratore anche più ampi  di  quelli  che aveva messo  in  evidenza  nella serie "Gomorra". Fastosa  anche la messinscena e qualche personaggio   difficile da  dimenticare   come  il "padrino"   di Claudio  Amendola.

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