Il leghista a Reguzzoni: "E i soldi?" Carroccio, caccia alla "testa di c..."
Pini punta il dito contro l'ex capogruppo per i pagamenti con le carte di credito. La Del Lago lo attacca perché ha parlato
Grandinata di guai sulla Lega Nord: dopo le ultime rilevazioni su Roberto Calderoli, il dito viene puntato contro un altro leader molto vicino a Umberto Bossi, a un nemico giurato di Roberto Maroni. Si tratta di Roberto Reguzzoni, contro il quale si è scagliato l'esponente del Carroccio, Gianluca Pini: "Quando scopro che il mio ex capogruppo ha speso in un anno 90mila euro con la carta di credito del gruppo qualcuno mi deve giustificare come cavolo son stati spesi - ha incalzato a Omnibus, su La7 -. La certificazione del bilancio non va ad analizzare ogni singola pezza giustificativa. Il problema vero è dare una risposta seria a quello che si è evidenziato come un malcostume diffusissimo. Che non è solo sul finanziamento pubblico legato ai rimborsi elettorali: è e lo sottolineo anche sull'utilizzo che ne fanno i gruppi parlamentari". "Sei una testa di c..." - Successivamente il capogruppo leghista alla Camera, Gianpaolo Dozzo, ha letto sul cellulare le dichiarazioni rilasciate da Pini ed è letteramlmente andato su tutte le furie. Dozzo, leggendo quelle frasi, ha messo da parte le buone maniere e a Pini, che proprio in quel momento gli passava accanto, ha gridato: "Che hai fatto?". Quindi Dozzi ha preso Pini sotto braccio e lo ha accompagnato nel cortile di Montecitorio, dove i due, seduti su una panchina, hanno provato a chiarirsi. Durissima anche la reazione della triumvira Manuela Del Lago, che al contrario del capogruppo non ha nemmeno provato a porre un freno all'ira nei confronti di Pini. La Del Lago gli ha gridato contro: "Sei una testa di...". Nella Lega la tensione è alle stelle. Appello all'unità - Le dichiarazioni di pini sono poi state stigmatizzate da un comunicato redatto dal gruppo del Carroccio alla Camera, che recitava: "Le odierne dichiarazioni incaute e non documentate da parte di un nostro deputato rischiano di fare il gioco dei nostri detrattori. In un momento così delicato della vita del Movimento è quanto mai necessario pesare le parole ed essere uniti".