trota la scheda
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Renzo Bossi, 'il trotà della Lega Nord, è finito nel mirino delle polemiche e dell'inchiesta sull'uso dei finanziamenti pubblici del 'Carrocciò per una serie di dichiarazioni e intercettazioni agli atti della magistratura, della segretario amministrativa del movimento Nadia Dagrada prima di quelle di oggi, dell'ex autista Alessandro Marmello. La donna parla di soldi cash, denaro per il diploma, per le auto, per le multe. Già nell'informativa alla procura del Noe, l'ipotesi investigativa è chiara: "Dagrada in numerose intercettazioni telefoniche - viene scritto - ha parlato di rilevanti somme di denaro utilizzate per sostenere esigenze personali e familiari estranei alle finalità ed alle funzionalità del partito a favore di Bossi Umberto, Manuela Marrone, Bossi Riccardo, Bossi Renzo...". Sempre la Dagrada, parlando col tesoriere Francesco Belsito che deve incontrare Umberto Bossi, lo invita a spiegargli chiaramente "che in questi anni" ha "dovuto tirar fuori, su vostra richiesta, per tua moglie, per Riccardo, per Renzo, delle cifre che se qualcuno va a metterci mano... Che se altri vanno a vedere queste cose... Lui è nei guai". Sempre Dagrada fa quindi riferimento a soldi dei rimborsi elettorali usati per ristrutturare la casa di famiglia a Gemonio e negli atti dell'indagine si legge che Renzo, insieme alla fidanzata Silvia Baldo, si sarebbe recato alla sede della Lega di via Bellerio "per portarsi via i faldoni della casa per timori di controlli" Sempre con i soldi del partito, racconta ancora Dagrada, sono stati pagati il diploma di Renzo e le rate per l'università che dal 2010 starebbe frequentando in un'ateneo privato a Londra "e chiaramente le spese sono tutte a carico della Lega... credo che il costo sia sui 130 mila euro". Sempre la segretaria parla poi di "un bel parco macchine", L'ultima delle quali "per il principe" sarebbe costata 50mila euro. "L'Audi è li da 15 giorni ferma... Non so che auto usa lui" dice Dagrada. "Lui ha la Bmw X5", replica Belsito, secondo il quale l'Audi 6, della Lega, "è per i ragazzi" della scorta mentre lui usa la Bmw e una Smart che "gli ho comprato io". "Mi risulta che con i soldi pubblici - dice poi a verbale Dagrada - sia stata comprata l'Audi 6 acquistata a Renzo Bossi e poi passata a Belsito. Mi spiegò Belsito che ha fatto comprare una Smart per Renzo Bossi che è intestata alla Lega e che oggi, dopo essere stata usata da Renzo per qualche mese, è rientrata nella nostra disponibilità" e "analoga cosa è successa per il Bmw X5 in uso a Riccardo Bossi a cui abbiamo pagato il riscatto del leasing perchè non era in grado di affrontarne gli oneri" Renzo Bossi segue, ancora una volta, le orme del padre e dopo le dimissioni del Senatur dalla carica di segretario federale della Lega Nord, oggi il giovane Bossi ha annunciato le sue dimissioni da consigliere regionale. Un passo indietro che arriva dopo le tre inchieste giudiziarie su presunti rimborsi elettorali usati per pagare i conti della famiglia Bossi e l'intervista-video del suo autista. Nelle intercettazioni emerge come decine di migliaia di euro siano state distratte per pagare i conti de 'Il Trotà, l'appellativo con cui il padre Umberto si è sempre rivolto al figlio. Un mancato 'delfinò con la passione delle auto lussuose e delle belle ragazze, da sempre bersaglio dell'ironia dei comici e della rete. La 'sagà della famiglia Bossi ha visto protagonista Maurizio Crozza, mentre i giornali di gossip si sono occupati di Bossi jr per la sua relazione con la 'naufragà Eliana Cartella, poi ex del calciatore Mario Balotelli. E l'amore per i motori è finito nell'inchiesta giudiziaria. Un "bel parco macchine", con l'ultimo acquisto "per il principe" che sarebbe costato 50mila euro. La Bmw X5, con cui oggi ha lasciato la sede di via Bellerio, sarebbe stata pagata con i rimborsi elettorali. Non solo: con i soldi del partito sarebbero stati pagati il diploma di Renzo, con un passato scolastico non brillante, e le rate per l'università londinese. "Dal 2010 sta 'prendendò una laurea ad un'università privata di Londra e so che ogni tanto ci va a frequentare e chiaramente le spese sono tutte a carico della Lega...credo che il costo sia sui 130.000", dice la segretaria Nadia Dagrada a verbale. "Renzo Bossi si dimette, ma il Cepu lo difende: 'Non sa contare, non può aver rubatò", è solo l'ultimo dei tanti tweet di cui è vittima. Renzo, che si è sempre difeso dalle accuse, oggi sceglie di fare un passo indietro: "Non sono indagato, ma credo che sia giusto e opportuno per il mio movimento fare un passo indietro".