Passera, dove sei finito? Giallo del superministro tradito dalle ambizioni
Il titolare dello Sviluppo scomparso nel momento più caldo. Pensa più agli equilibri politici che alle riforme, ma così rischia
Nel governo di Mario Monti c'è un giallo. Dov'è finito Corrado Passera? Il ministro dello Sviluppo doveva essere il premier-ombra, il galletto in grado di sparigliare le carte e decidere tanto, forse pure troppo: liberalizzazioni prima, quindi commissioni bancarie, e ora riforma del lavoro. Più che premier-ombra, Passera è stato proprio un'ombra. Anzi un fantasma. Anche i suoi continui richiami alla sovranità del parlamento" e al "massimo consenso" da ricercare in Aula più esempi di correttezza istituzionale sembrano ricordi da Balena bianca. Forse è proprio l'ambizione neocentrista e neodemocristiana del ministro a ispirargli tanta cautela. Il rischio è che, a forza di pensare più al suo futuro partito e alla poltrona di Palazzo Chigi, Passera venga sorpassato in corsa da Luca Cordero di Montezemolo. Leggi l'articolo di Claudio Antonelli su Libero in edicola oggi, sabato 24 marzo