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Monti sacrifica i marò sull'altare del business

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I due militari possono continuare ad attendere nelle carceri indiane: in programma c'è un'importantissima missione diplomatico-commerciale

Andrea Tempestini
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I nostri marò possono continuare ad attendere nelle carceri indiane, perché ci sono di mezzo troppi contratti. E' quasi passata una settimana dall'incidente dell'Enrica Lexie, e il primo passo del governo Monti qual è? Un'informativa alla Procura di Roma per valutare l'invio di rogatorie. E, inoltre, la 'spedizione' in India del sottosegretario con delega agli affari asiatici, Staffan De Mistura, con tutto il rispetto una figura di minor rilievo rispetto al premier o al ministro, ma con una grandissima conoscenza dell'arte della diplomazia. Ma per comprendere a fondo l'intrcata vicenda dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, è necessario sapere che la prossima settimana è in programma un'importantissima missione diplomatica italiana in India. Importante, troppo importante per dare la priorità ai marò (basti pensare che solo nel 2011 l'intercambio commerciale tra Italia e India ha superato i 7,5 miliardi di euro). Tutti i dettagli sulla "missione indiana" su Libero in edicola oggi, mercoledì 22 febbraio

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