Infornata di nuovi assuntitasse e regali alle banche
Oggi il voto di fiducia sulla legge di Stabilità: dai 20 miliardi di sgravi agli istituti di credito ai fondi per arruolare statali e forestali. E spuntano 5,4 milioni per il ponte sullo Stretto
Il bluff dei tagli al cuneo fiscale (pochi soldi per alzare le buste paga e pochi sgravi alle imprese, con i fondi dirottati al contenimento delle finanze pubbliche). Un altro rinvio, con la mini Imu sulle prime abitazioni che si dovrà pagare il 24 gennaio e non il 16. I regali alle banche: una serie di sconti fiscali sulla svalutazione delle perdite su crediti che vale 20 miliardi di euro spalmati in otto anni. C'è poi la toppa alla disastrosa riforma previdenziale targata Monti-Fornero, con un miliardo di euro messo sul piatto per «salvaguardare» altri 17mila esodati. L'ennesimo condono, stavolta sulle spiagge: sanatoria “tutta italiana” per le concessioni demaniali. Una norma ridicola per costruire nuovi stadi (si ai nuovi impianti sportivi, ma senza corredo di strutture residenziali). Non manca niente, nella legge di stabilità che oggi, con il voto di fiducia chiesto dal governo, incasserà l'ok della Camera e poi tornerà al Senato lunedì 23 dicembre per il voto finale. Prima di Natale, dunque, sarà legge dello Stato. Continua a leggere l'approfondimento di Francesco De Dominicis su Libero di venerdì 20 dicembre