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Niente solidarietàGli ex parlamentaritengono tutto il vitalizio

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La Camera obbedisce alla Corte di Cassazione: illegittimo il prelievo dagli assegni di 250 deputati in pensione. Ora partiranno i rimborsi

Ignazio Stagno
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Ieri mattina Gerardo Bianco, presidente dell'Associazione ex parlamentari, aveva un diavolo per capello (non molti quindi, con l'età che avanza). Su Libero aveva letto che la Camera dei deputati aveva deciso di sospendere il prelievo di solidarietà (5% oltre i 90 mila euro lordi e 10% oltre i 150 mila lordi) sui vitalizi dei 250 ex parlamentari a cui era stato applicato dal 2010 in poi. E pure che Montecitorio aveva deciso di restituire i contributi già trattenuti in ossequio alle sentenze della Corte Costituzionale. Ma nella busta paga non aveva trovato traccia né dell'una né dell'altra notizia. Furibondo, ha chiesto subito di verificare al fido ex senatore Udc Maurizio Eufemi: «Cerca subito il giornalista di Libero che ha scritto quella panzana. Mandiamogli una bella lettera di smentita, perché a parte il danno ci arriva pure la beffa: noi i soldi non li abbiamo indietro, ma per la gente li abbiamo ripresi!». Il povero Eufemi si è messo subito a caccia del cronista: «Adesso ti arriverà una bella smentita». Ma quello ha tirato fuori i verbali dell'ufficio di presidenza del 30 luglio scorso in cui il questore della Camera, Stefano Dambruoso (ex magistrato, di Scelta civica), dava la notizia citando una «deliberazione dell'Ufficio di Presidenza che aveva disposto l'applicazione del contributo di perequazione anche agli assegni vitalizi corrisposti ai deputati cessati dal mandato parlamentare. Continua a leggere l'approfondimento di Franco Bechis su Libero di giovedì 21 novembre

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