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"Avido e incapace". "Stai zitto, svizzero. Che botte tra De benedetti e Tronchetti

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Il declino di Telecom scalda gli animi dei due manager: L'Ingegnere: "Insieme a Colaninno Provera ha distrutto l'azienda"

Matteo Legnani
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"C'eravamo tanto odiati". Fra  Carlo De Benedetti e Marco Tronchetti Provera volano ancora piatti di carta: sono i comunicati che, per tutta la giornata si sono scambiati con un crescendo di accuse e di veleni. Un copione già visto (anche se con toni meno eccitati). Medesimo anche l'oggetto: la situazione di Telecom. Era già accaduto cinque anni fa quando il gruppo editoriale guidato da Repubblica si era messo in prima fila nel raccontare lo scandalo delle intercettazioni telefoniche dalla Telecom ancora gommato Pirelli. Ora fra De Benedetti e Tronchetti sembra proprio calato un velo di odio. Telecom raccoglie i frantumi dell'arca dell'alleanza.  Una catena di errori, dalla privatizzazione sbilenca fatta da Prodi alle gestioni di Colaninno e Tronchetti. Una delle più belle società telefoniche del mondo (al punto di progettare la scalata a Vodafone non ancora colosso mondiale) venduta all'estero. E dire che quindici anni fa quando venne privatizzata era molto più grande di Telefonica. Ad aprire il fuoco di buon mattino è l'Ingegnere. "Se i capitani coraggiosi sono Colaninno e Tronchetti allora preferisco le partecipazioni statali". Leggi l'approfondimento di Nino Sunseri su Libero in edicola mercoledì 30 ottobre

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