Spesi 50 miliardi per l'Europa30 ce li ha fatti pagare Monti
Nel 2012, in un anno di lacrime e sangue per il Paese, abbiamo versato un tesoro nelle tasche di Grecia, Portogallo e Irlanda
Una montagna di quattrini, oltre 51,5 miliardi di euro, che abbiamo scalato (e faticosamente sborsato) sull'altare europeo di questa crisi. Nell'anno peggiore, principalmente tra il 1 gennaio 2012 e il 31 dicembre, ne abbiamo tirati fuori, ben 29,5. Proprio quando alla guida del Paese era stato chiamato come salvatore Mario Monti. Di quell'anno terribile possiamo oggi fare i conti al centesimo. Costo che abbiamo pagato, e stiamo ancora pagando. Scorrendo i dettagli dei finanziamenti concessi - fonte Banca d'Italia - si prende consapevolezza, ad esempio, della «gobba» dei prestiti italiani al Fondo salva Stati (prima all'Esm e poi l'eEfsf), e la mole impressionante dei prestiti bilaterali (a Grecia, Irlanda e Portogallo, ecc), che hanno drenato preziose risorse proprio negli ultimi 12 mesi. Basta il colpo d'occhio del picco dei diversi contributi tra gennaio e dicembre (grafico in pagina), per rendersi conto che l'Italia ha sostenuto un impegno ciclopico per fare muro alla crisi. Leggi l'approfondimento di Antonio Castro su Libero in edicola mercoledì 30 ottobre