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Letta è in un vicolo cieco: dovremo tenerci Imu e aumento Iva

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Se l'Ue non gli consentirà di sfondare il deficit di bilancio previsto, il premier non potrà tener fede agli impegni presi dal suo governo

Matteo Legnani
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di Franco Bechis Se l'Unione europea non darà all'Italia la possibilità di sfondare il deficit di bilancio previsto, Enrico Letta non avrà alcuna possibilità di trovare risorse per ridurre o togliere l'Imu sulla prima casa e nemmeno per fare saltare l'aumento dell'Iva previsto per il secondo semestre del 2013. A sostenerlo è uno degli ultimi documenti compilati insieme al Def al ministero dell'Economia dal sottosegretario uscente, Gianfranco Polillo. Una fotografia istantanea dei conti pubblici italiani, che pur essendo migliori di quelli francesi e nettamente più in salute di quelli spagnoli, non consentono margini di manovra se non si scioglie il cappio comunitario. «Senza una rinegoziazione con l'Europa», spiega il documento, «non esistono margini di manovra per il 2013». Leggi l'approfondimento su Libero in edicola venerdì 3 maggio

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