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Il diktat europeo: 250 miliardida pagare nei prossimi 5 anni

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Tanto ci costerà rispettare gli obblighi imposti dalla Ue. La botta maggiore verrà col fiscal compact: dal 2015 sforbiciate da 45 miliardi l'anno

Matteo Legnani
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  di Sandro Iacometti Duecentocinquanta miliardi di euro. È questo il regalino che ci arriva dall'Europa per i prossimi cinque anni. La cifra può sembrare mostruosa, ma la realtà è che si tratta di una stima al ribasso. Il cambiamento di alcune variabili macroeconomiche e degli accordi stipulati in sede internazionale potrebbe infatti far lievitare ulteriormente l'impatto sui nostri conti pubblici degli impegni con Bruxelles. La stangata micidiale è il frutto del combinato disposto dei patti sottoscritti dal governo e ratificati dal Parlamento italiano relativi al programma di aiuti Ue, all'accordo Euro Plus, al Six Pack e al Fiscal Compact. Una raffica di vincoli rafforzata dall'inserimento in Costituzione dell'obbligo di equilibrio strutturale di bilancio. Il colpo più duro è sicuramente quello che arriverà dal Fiscal compact. La tagliola scatterà dal 2015. A partire da quell'anno tutti i Paesi che hanno un rapporto debito/Pil sopra il 60% dovranno impegnarsi a raggiungere quella soglia nell'arco di 20 anni tagliando lo stock di indebitamento di un ventesimo all'anno. Per noi, significherebbe portare il debito dagli attuali 2.017 miliardi a circa 900 con sforbiciate di almeno 45 miliardi l'anno. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola venerdì 3 maggio  

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