Quirinale, figuraccia Prodi con 22 voti,ora avanza Rodotà a 250 e D'Alema si prepara
Mortadella è stato fregato e azzoppato da tutto il Pd. Solo una decina di coraggiosi hanno scelto il suo nome per il dopo-Re Giorgio. Rodotà va avanti. E Baffino si scalda
Romano Prodi è stato messo al muro. Lui può starsene pure in Africa. Il terzo scrutinio ha sancito la sua morte politica. Ha raccolto solo 22 voti. Un bottino che sa tanto di figuraccia per lui e per tutto il Pd. Non lo vuole nessuno al Colle. La sua candidatura è stata impallinata da un mucchio di franchi tiratori che lo vogliono fare fuori. Non è stato votato nemmeno dai suoi amici del Pd. Schede bianche e una quota crescente di voti per il candidato dei Cinque Stelle Stefano Rodotà che si è portato a casa ben 250 voti. Mortadella aveva fatto sapere di trovarsi in Mali. Beh può restarci perche al Quirinale nessuno ha bisogno di lui. Bersani ha perso anche questa partita. Ormai è abbonato alle figuracce. Prodi ha fatto peggio di Marini. Il Cav sulla candidatura di Mortadella era stato chiaro: "Non lo voteremo". E così è stato. Ma nessuno attendeva una così sonora bastonata per l'ex premier che in pratica si è bruciato qualunque possibilità di arrivare al Colle. Stefano Rodotà invece comincia a sedurre e a convincere ben oltre gli steccati grillini. La sua quota comincia a salire. E in via del Nazareno sono preoccupati. Eppure il garante ha una storia di sinistra alle spalle. Ma l'incarico di governo di sicuro non lo darebbe a Bersani. Così il Pd le prova tutte per azzopparlo. Telefonate strane arrivano alal figlia di Rodotà Maria Lura che su twitter sbotta: "Mi chiamano dal Pd per convincere mio padre di non so cosa". Ora arriva il momento di Massimo D'Alema. Potrebbe essere lui lo sfidante forte di Rodotà. I margheritini e i dalemiani si preparano per il quarto scrutinio. Il Cav pure...(I.S.)