Morgan ricoverato per abuso di farmaci
Il cantante nel dipartimento di salute mentale. "Rispettatemi"
Alessandra Menzani Le vie dell'autodistruzione sono infinite. Morgan sembra volerle percorrere tutte. Marco Castoldi è un artista intelligente, acuto, dotato di dialettica e fascino, qualità direttamente proporzionale ai suoi vizi, alle debolezze, agli abissi della depressione. Aveva raccontato del suo abuso di droghe ed era stato uno scandalo, poi è risorto; ha rischiato di perdere la patria potestà della figlia, poi ha riattaccato i cocci di quel rapporto; è diventato padre per la seconda volta, di recente, sembrava guarito, sereno, ed ecco un altra ricaduta. Venerdì il cantautore brianzolo, ex frontman dei Bluvertigo e giudice di X Factor, 40 anni, è stato ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza in stato di intossicazione, probabilmente dopo un abuso di farmaci. La prima a darne notizia, sui social network Facebook e Twitter, è stata Selvaggia Lucarelli, amica di Morgan, che aggiunge: «Pare fosse molto aggressivo e confuso e sia stato difficile ricoverarlo», una frase che lascia intendere il Tso, trattamento sanitario obbligatorio effettuato dai vigili. Il ricovero risalirebbe a venerdì mattina: Morgan si sarebbe presentato al pronto soccorso dell'ospedale e, a causa del suo grave stato di agitazione, si sarebbe deciso al ricovero nel Dipartimento di Salute Mentale, diretto dal professor Massimo Clerici. Martedì scorso Morgan aveva partecipato al funerale di Enzo Jannacci nella basilica di Sant'Ambrogio. Nell'occasione sembrava tranquillo, sebbene molto triste, e ha ricevuto la comunione. Morgan e l'attuale compagna avrebbero trascorso la Pasqua separatamente e questo farebbe pensare a un crisi tra i due, altro motivo di stress per l'artista. Non molto tempo fa Novella 2000 aveva immortalato il giudice di X Factor (pare che per lui quella conclusa sia stata l'ultima edizione) intento ad armeggiare intorno alla buca delle lettere di casa sua, per recuperare qualcosa che poco prima ha lasciato un ragazzo. Fotografie che avevano alimentato sospetti sulle abitudini del cantautore maledetto. Una nota ufficiale spiega che Morgan «ha deciso di liberarsi dei suoi demoni e chiede di farlo senza essere, per l'ennesima volta, insultato, denigrato, deriso e strumentalizzato. Vuole solo essere trattato come un essere umano e, come tale, essere rispettato». Si parla di un uomo che «ama la vita e che, per tornare a vivere, ha deciso di prendersi cura di sé stesso per riuscire ancora a fare quello che sa fare meglio di chiunque altro: trasferire alla gente la passione e l'amore per la musica, ma lui direbbe per la vita». Con decine e decine di «mi piace» la gente ha manifestato affetto per Morgan. La seconda paternità non ha evidentemente rappresentato per Marco Castoldi un elemento di serenità definitiva. Lo scorso 28 dicembre la sua compagna, Jessica Mazzoli, versione ventenne dell'ex amore Asia Argento, ex concorrente di X Factor di cui Castoldi era giudice, aveva dato alla luce Lara. La prima figlia, Anna Lou, era nata 11 anni prima e Morgan ha rischiato seriamente di perderla. Asia Argento, nel 2010, dopo le dichiarazioni dell'ex compagno sull'allegro uso di droga e a causa delle sue mancanze come padre, presentò in tribunale la richiesta di decadenza dalla potestà genitoriale di Morgan. Una richiesta durissima per un provvedimento che viene emanato dal tribunale solo in casi considerati gravissimi. L'attrice ha dichiarato che l'intervista incriminata, quella rilasciata al mensile Max, sia «a dir poco sconvolgente, in cui può ravvisarsi una vera e propria apologia del crack». Dopo una battaglia legale, però, Asia e Morgan fanno pace. L'attrice sceglie l'affido condiviso della bambina. «Ora siamo sereni», ha detto. Appaiono anche insieme, sorridenti, durante X Factor, trasmissione che aveva cacciato, quando era sulla Rai, lo stesso Morgan per le frasi pro-droga. Come aveva fatto il Festival di Sanremo: lo aveva escluso dalla gara nel 2010 perché pochi giorni prima l'artista aveva sconvolto l'Italia dicendo: «La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) perché non ho voglia di tirare su l'intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura. Ne faccio un uso quotidiano e regolare». Tre anni dopo Morgan riprecipita nel baratro. Ma questa volta sembra deciso a guarire.