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L'Italia borghese allo stremo adesso invoca perfino il ritorno delle Br

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Uno sfogo in una tabaccheria, in un tranquillo quartiere romano: "Ci vorrebbero i terroristi". E nessuno si ribella. Segnale di un Paese che si sta convincendo che i sacrifici fatti sono stati inutili

Andrea Tempestini
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di Giampiero Mughini Stavo in una tabaccheria vicino casa mia, nel quartiere romano di Monteverde. Un quartiere tranquillo, un luogo quanto di più tranquillo, eravamo quattro o cinque persone quanto di più tranquille. Finché qualcuno ha detto qualcosa, ma niente di eccitato o rovente, e qualcun altro a voce alta ha gridato: «Mi auguro che tornino le Brigate Rosse a uccidere tutti!». Silenzio di tutti nella tabaccheria, e salvo la mia voce che s'è alzata al modo di un ululo: «Non lo dica neppure per ischerzo!»,  nessun altro ha aperto bocca. Il dicitore della gran porcata ha fatto la faccia cupa e se n'è uscito in silenzio.  L'augurio che tornino le Brigate rosse e uccidano, il silenzio di tutti, l'angoscia sul volto di tutti. (...) Giampiero Mughini, su Libero di martedì 2 aprile, scrive di uno "sfogo" carpito in una tabaccheria. Uno "sfogo" che fa paura. In un tranquillo quartiere romano qualcuno grida: "Ci vorrebbero le Br". E nessuno si ribella. L'Italia borghese allo stremo, ora, invoca perfino i terroristi. Il silenzio è il segno di un Paese che si sta convincendo che i sacrifici fatti sono stati inutili. Il segno di una preoccupante voglia di repulisti. Leggi il commento di Giampiero Mughini su Libero di martedì 2 aprile

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