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I grillini come i vecchi partiti:ora si scannano sulle nomine

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Gli onorevoli a 5 Stelle spaccati sui candidati presidenti di Camera e Senato. Voto rinviato. Loro: "Colpa delle email". Una scusa per celare le prime correnti

Andrea Tempestini
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di Brunella Bolloli Nel momento in cui dalla Cappella Sistina è uscita la fumata bianca che annunciava l'elezione del nuovo Papa, i grillini erano ancora chiusi a Montecitorio. Conclave a modo loro, riuniti dalle 14 nella sala della Regina per scegliere i nomi da proporre per la presidenza della Camera. Ma è stato più difficile del previsto. Fumata nera per l'M5S. Tutto rimandato a oggi. Dissidi e incomprensioni come un vero partito, altro che condivisione sui nomi e «non-partito». Un guazzabuglio tale che dopo oltre quattro ore di summit non si è trovata la quadra. Anzi. Si è perfino inceppato il sistema informatico, la macchina on line dei grillini, nonostante l'uso sapiente della Rete. Pare infatti che la mailing list comune dei parlamentari eletti abbia funzionato a singhiozzo, così non tutti gli «onorevoli cittadini» sapevano della convocazione di ieri. (...) Come spiega Brunella Bolloli su Libero di giovedì 14 marzo, il Movimento 5 Stelle si comporta come i vecchi partiti: si scannano sulle nomine. Gli onorevoli grillini sono spaccati sui nomi da candidare per la presidenza di Camera e Senato. Il voto infatti è stato rinviato di un giorno. Ma loro accampano scuse assurde: "E' tutta colpa delle email fuori uso". Tutte balle: vogliono celare le prime correnti a Cinque Stelle. Leggi l'approfondimento di Brunella Bolloli su Libero di giovedì 14 marzo

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