Il piano di Tokyo e Stati Uniti:far saltare l'euro con lo Yen
Il Giappone svaluta la sua moneta per far ripartire l'economia e compra quella europea: così avremo meno inflazione ma esporteremo sempre meno
di Ugo Bertone «Se vuoi destabilizzare un sistema, colpisci la sua moneta». Non è forse il caso di enunciare la vecchia regola di Lenin, che di rivoluzioni se ne intendeva, ma è un dato di fatto che qualcosa di strano o almeno di nuovo, sta accadendo sui mercati valutari. All'improvviso, infatti, si è scatenata la corsa all'euro. La moneta unica segna un nuovo massimo da venti mesi nei confronti dello yen, e sfiora quota 1,34 verso il dollaro. Intanto perde colpi la sterlina (0,8318 ) e, grande novità, il franco svizzero (1,2262). Insomma, l'euro guadagna sia verso il tradizionale «porto sicuro», la Svizzera sia verso i Paesi che praticano la politica monetaria più espansiva (vedi il Giappone). Roba da non credere, visto che coincide con il momento più nero della recessione, che ha ormai contagiato pure la locomotiva tedesca, in frenata dello 0,7% nell'ultimo trimestre 2012. Eppure, a leggere le opinioni degli analisti che operano sui mercati, l'euro è destinato ad accelerare la sua corsa proprio in questi giorni. È la previsione, ad esempio, di Citigroup, che fino allo scorso settembre consigliava di vendere la moneta europa. Oggi, al contrario, spiega il trader Valentin Marinov, responsabile delle strategie sulle monete del colosso Usa, «c'è una pressione di acquisti da parte delle banche ma anche dei private equity». Tutti vogliono l'euro, insomma. E l'euro sale. Ma perché? E con quali conseguenze? (...) Come spiega Ugo Bertone in un lungo articolo su Libero in edicola mercoledì 16 gennaio, il Giappone ha un piano: far "saltare" l'euro grazie allo yen (e con l'ok degli Stati Uniti). I nipponici, infatti, svalutano la loro moneta per far ripartire l'economia, e comprano quella europea. In questo modo avremo meno inflazione, ma esporteremo sempre di meno. Leggi l'approfondimento di Ugo Bertone su Libero di mercoledì 16 gennaio