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La lezione americana: Obama almeno lo hanno eletto

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Maglie: là prevalgono i politici, qua lo sbarramento al 42%

Eliana Giusto
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di Maria Giovanna Maglie "Lezioni americane, un giorno e una notte, sempre lo stesso primo martedì di novembre che i Padri Fondatori stabilirono, la parola agli elettori, ed è fatta, e vale per tutti. Che invidia. Là il discorso di una nazione unita intorno al vincitore anche se è spaccata a metà nella società, qua la legge truffa e pasticci di vertice per rendere l'Italia ingovernabile". Secondo Maria Giovanna Maglie la rielezione di Obama deve insegnarci qualcosa. I nostri politici dovrebbere prendere spunto dal sistema americano. Scrive la Maglie: "Leggetevi le frasi pronunciate da Barak Obama vincitore, andate oltre la retorica kennediana della speranza e della solidarietà per arrivare al nocciolo duro, tanto più importante perché Obama di suo un patriota non è, del destino della nazione, del primato della politica, della collaborazione tra avversari in nome del diritto al perseguimento della felicità in terra e in vita. Là politica e politici prevalgono, basta un voto, hai vinto e governi, dunque ti assumi fino alla fine la responsabilità, per esempio quella della guerra dei mercati finanziari mondiali all'indomani della tua rielezione; qua mettiamo un bello sbarramento al quarantadue abbondante e cambiamo forse si forse no la legge all'ultimo istante, così restano i tecnici designati all'estero e magari pretendono che li ringraziamo di averci salvato dal ciclone Grillo".   Leggi il commento di Maria Giovanna Maglie su Libero in edicola oggi, giovedì 8 novembre

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