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"Tangenti sulle colonie estive"Arrestato funzionario del Comune

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Nel mirino della Procura gli appalti per la gestione delle case vacanza che sarebbero stati affidati in modo irregolare

Lucia Esposito
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Mentre a Roma il Gip Stefano Aprile respinge la richiesta di scarcerazione dell'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito, quatro persone sono state arrestate a Milano nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nei finanziamenti concessi dal Comune all'epoca della giunta Moratti. L'indagine è divisa in due diversi filoni entrambi però con al centro il funzionario comunale Patrizio Mercadante, accusato di aver intascato tangenti per 100 mila euro. Una parte riguarda il reato di corruzione, l'altra le turbative delle gare per gli appalti, circa 38 milioni, legati alle case vacanze di bambini e anziani. Gli arresti sono stati disposti dal Gip Maria Vicidomini, su richiesta dei Pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano.  L'Istituto Ciechi- Tra gli arrestati anche Antonio Picheca, segretario generale dell'Istituto dei ciechi di Milano, finito in manette nella sua veste di commissario straordinario della fondazione 'Adolfo Pinì, perchè, in concorso con Mercadante e altre due persone, si sarebbe procurato un "ingiusto profitto" di cinquantamila euro. Soldi relativi al concorso indetto dal Comune 'uno sguardo sulla citta”. Gli altri due arrestati sono Dario Zambelli, titolare di due società di viaggi, e, ai domiciliari, Giulia Pezzoli, definita dagli investigatori "persona di fiducia di Mercadante". "Secondo quanto riferito concordemente dai funzionari comunali sentiti - scrive il Gip - Mercadante era considerato un uomo di fiducia dell'ex assessore Mariolina Moioli". Era stato nominato direttore dei servizi 'minori e giovani' del Comune da aprile 2009 fino alla primavera del 2011, quando, dopo il cambio di colore della giunta, è stato mandato a dirigere la Zona 6.  Zambelli legato alla Cisl - Nel corso di un dialogo intercettato il 17 febbraio di quest'anno, Mercadante e tale 'Peppino' "concordano sull'importanza di crearsi la cerchia, ovvero una rete di conoscenze tra persone fidate che possano, all'occorrenza reciprocamente aiutarsi attraverso lo scambio dei favori". "Possiamo avere benefici tutti. Siamo una cerchia" si dicevano. Nella conversazione, Peppino avverte Mercadante che "Pino Galati (parlamentare Pdl sottosegretario all'Istruzione) oggi arriva a Milano" e "propone - scrive ancora il Gip - sempre a Mercadante, di incontrarlo", incontro che poi non avverrà. Scrive ancora il gip che Mercadante "ha consentito all'imprenditore bergamasco Dario Zambelli una straordinaria affermazione nella gare d'appalto bandite dal Comune di Milano". Le attività del quale sono "fortemente legate al sindacato Cisl". L'obiettivo di Mercadante "era attribuire un sostanziale monopolio nella gestione delle case vacanza per minori del Comune di Milano ad un unico soggetto, Zambelli, le cui imprese infatti si aggiudicarono nell'arco temporale di un solo anno (primavera 2010-2011) tutte le gare a cui parteciparono, pur non avendo assolutamente le competenze tecniche ed i requisiti prescritti".  Cena da 13 mila euro - Una parte del finanziamento erogato dal Comune di Milano, attraverso il funzionario arrestato, Patrizio Mercadante, fu impiegata per l'organizzazione della cena 'La tavola dell'arte' che si svolse il 6 ottobre dell'anno scorso presso i locali della fondazione 'Adolfo Pini', di cui era commissario straordinario l'avvocato Antonio Picheca, anch'egli finito oggi in manette. Scrive il gip: "la cena fu particolarmente raffinata e costosa. Atteso che per una trentina di invitati venne disposto un servizio di catering per un valore di circa 4.000 euro e furono altresì predisposti eleganti biglietti di invito, accompagnati da cofanetti realizzati a mano contenenti cioccolatini (2.838 euro)".  "Inoltre fu realizzato un impianto di illuminazione del valore di 4.634 euro e anche noleggiato un pianoforte (400 euro)". In tutto, secondo le stime del gip, la spesa sostenuta è stata di 13.000 euro. "Simili esborsi - commenta il gip - per l'allestimento della cena non sono risultati in alcun modo correlati alla promozione del progetto 'Uno sguardo sulla citta”, di cui nessuno degli invitati sentiti ha riferito di aver sentito parlare, sebbene il riferimento al progetto fosse specificamente evocato anche nel cartoncino di invito alla cena". "Evidente - è scritto ancora nell'ordinanza - si trattava di una cena organizzata per consolidare una rete di rapporti con diverse personalità del mondo imprenditoriale e pubblico milanese, nonchè con alcuni alti magistrati del circondario".

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