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Matteo Legnani
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Sulla politica nazionale tedesca sta per irrompere un nuovo partito anti-euro, la lista bavarese dei "Freie Waehler" che ha già una rappresentanza nel parlamento bavarese. Il sondaggio Forsa per il settimanale Stern rivela che un tedesco su quattro (25%) non esclude di poter votare per questa lista civica. Alle elezioni di settembre 2013 per la cancelleria la lista potrebbe schierare Stephan Werhahn, il nipote di Adenauer che due settimane fa ha lasciato per protesta il portato fondato dal nono, la Cdu di Angela Merkel. Werhahn aveva affermato che i padri fondatori dell'Ue "volevano costruire un'Europa forte e indipendente, mentre adesso tra fondi salvastati e miliardi di salvataggio la stiamo demolendo". Tra i maggiori esponenti dei "Freie Waehler" figura anche Hans-Olaf Henkel, l'ex presidente della Confindustria tedesca che non perde occasione per attaccare la moneta unica. Il presidente di Forsa, Manfred Guellner, considera le simpatie di cui gode la lista civica bavarese come un indicatore dello scontento degli elettori nei confronti dei partiti tradizionali. Secondo il manager, però, lo scontento popolare "non si tradurrà in voti reali", poichè i "Freie Waehler" sono attualmente forti soltanto in Baviera. A livello nazionale, invece, la Cdu/Csu della Merkel guadagna un punto e sale al 33%, con il partito socialdemocratico fermo al 27%, i Verdi in discesa di un punto al 13% ed i Piraten al 10%, mentre la Linke è al 7% ed i liberali della Fdp sono fermi sulla soglia di sbarramento del 5%.

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