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Ignazio Visco, il monito da Bankitalia: "L'Italia sarebbe più povera senza l'Europa"

Senza l'Europa, l'Italia sarebbe più povera. Inizia così il discorso del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in occasione della presentazione della Relazione annuale 2018: "L'appartenenza all'Unione europea è fondamentale per tornare su un sentiero di sviluppo stabile: è il modo che abbiamo per rispondere alle sfide globali poste dall'integrazione dei mercati, dalla tecnologia, dai cambiamenti geopolitici, dai flussi migratori". Citando il filosofo Ludwig Wittgenstein, Visco invita a pesare le parole quando si definisce la partecipazione dell'Italia all'Europa, al cui completamento "dobbiamo partecipare con responsabilità". Per quanto riguarda lo spread, se finora "la trasmissione del maggiore costo dei titoli pubblici a quello dei prestiti delle banche a imprese e famiglie è stata limitata, grazie all'ampia liquidità e alle migliori condizioni dei bilanci degli intermediari", oggi "cominciano tuttavia a emergere segnali di tensione" con un graduale irrigidimento delle "politiche di offerta dei prestiti, soprattutto per le piccole imprese" dice il governatore della Banca d'Italia, sottolineando le conseguenze emergenti dell'aumento dello spread e dei premi sui Cds con rischi che "in situazioni di tensione possono acuirsi, nella percezione dei mercati, in modo repentino". Inoltre, "l'Italia ancora fatica a riprendersi dalla doppia recessione perché paga il prezzo di un contesto che, per qualità dei servizi pubblici e rispetto delle regole, è poco favorevole all'attività imprenditoriale".  Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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