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Gian Marco Centinaio, la profezia sul governo dopo le Europee: "Torniamo amico col M5s? Col cavolo"

Dopo le elezioni Europee del 26 maggio nel governo non tornerà tutto come un tempo, quando i rapporti tra Lega e M5s sembravano indistruttibili. Anzi, secondo il ministro dell'Agricoltura, il leghista Gian Marco Centinaio, la tensione degli ultimi giorni non promette niente di buono: "Quando hai un dibattito acceso su temi seri e concreti, una volta finita la campagna elettorale è facile trovare margini di recupero - ha detto ospite dell'assemblea di Confagricoltura a Milano - Ma quando l'alleato di governo ti dice che sei peggio della peggior tangentopoli, con alcuni ministri, tra cui il sottoscritto, diventa difficile". Insomma, secondo Centinaio non ci sono più i presupposti per rimettere insieme i cocci: "Io chiedo le scuse da parte del M5S, ma non sono ancora arrivate - aggiunge -. Amici un cavolo, sono colleghi. I miei amici non sono all'interno del governo". Leggi anche: Di Maio, il grillino vede Salvini e scappa dal convegno: come si sono evitati Il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, critica l'"ondata di corruzione" di cui si parla in seguito alle numerose indagini della magistratura, commentando oggi a margine dell'Assemblea di Confagricoltura a Milano: "Mi sembra strano che i corrotti siano arrivati a 10 giorni dal voto", dubita. E si chiede: "Come mai questa ondata di corruzione a 10 giorni dal voto tutta nei confronti di una classe politica? Siamo diventati tutti ladri? C'e' un problema di tempistiche, siamo sempre alle solite, siamo in Italia. Lo abbiamo capito". 

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