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Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la voce sulla crisi di governo: Salva-Roma, perché qui crolla tutto

Mai come in queste ore la resa dei conti tra Lega e M5s sembra imminente. Nei Palazzi romani l'attenzione di tutti è rivolta al Consiglio dei ministri ad alta tensione previsto per martedì, al rientro dalle brevi e agitatissime ferie di Pasqua. Sulla maggioranza grava l'ombra di Armando Siri, il sottosegretario leghista indagato per corruzione su cui i 5 Stelle e lo stesso premier Giuseppe Conte hanno picchiato duro. Matteo Salvini non è stupito, ma di certo nemmeno sereno perché l'escalation di provocazioni grilline ha ormai valicato il livello di guardia. Leggi anche: Salvini, non solo i 5 Stelle. Il nemico nascosto che lo vuole far fuori "Vogliamo andare avanti, ma i 5 stelle ne inventano una ogni giorno. Così è difficile, la smettano", è stata l'uscita pubblica del capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari. Con il resto dei ministri martedì si salverà del "Salva-Roma", il decreto di marca grillina tagliato su misura per evitare il disastro economico alla sindaca Virginia Raggi. Guarda caso, pentastellata. "Non ci sono comuni di serie A e di serie B, se si salva Roma si devono aiutare anche altri comuni", ha aggiunto Molinari. E alla Stampa, un altro (anonimo) deputato del Carroccio rivela: "Se rientrano nei ranghi, martedì al consiglio dei ministri sul Salva-Roma si trova una mediazione. Sennò...". Sennò, crisi di governo conclamata. Un rischio per entrambi i partiti, un mese dalle elezioni europee del 26 maggio. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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