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Giuseppe Conte, lo sgarbo istituzionale. Baci e abbracci con Juncker, poi... Lo schiaffo al segretario Ocse

Baci e abbracci tra Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker nel cortile di Palazzo Chigi. La delicata mattinata istituzionale del premier inizia con il faccia a faccia con il presidente della Commissione europea, che dopo le frizioni di fine 2018 con il governo sulla manovra, e quelle delle scorse settimane sulla Via della Seta e l'accordo italiano con la Cina regala solo toni distensivi e parole al miele: fra la Commissione europea e l'Italia, assicura, è "veramente un grande amore, bisogna dirlo a tutti i ministri italiani". Verrebbe da sorridere, ma l'impressione è che davvero stavolta Juncker non voglia gettare benzina sul fuoco delle polemiche. La situazione, d'altronde, è delicatissima. Leggi anche: Golpe finanziario, ecco la prova. "Perché non investiamo più in Italia". Parole horror Poche ore prima, il segretario dell'Ocse Josè Angel Gurria aveva annunciato una stima disastrosa per il Pil italiano nel 2019, in calo dello 0,2 per cento, invitando il governo a smontare letteralmente Quota 100 e reddito di cittadinanza. Neanche a farlo apposta, dopo Juncker Conte ha incontrato nell'ufficio di Palazzo Chigi proprio Gurria, ma l'accoglienza è stata decisamente più gelida. Non è sceso in cortile a riceverlo, ma lo ha atteso direttamente nelle sacre stanze, segno di irritazione istituzionale piuttosto evidente per una uscita a gamba tesa che rischia di compromettere la già difficile condizione finanziaria del Paese.  Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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