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Sea Watch, la procuratrice di minori di Catania chiede che sbarchino i bambini: la lettera a Salvini

Il caso della nave Sea Watch 3, ferma al momento nella rada del porto di Siracusa, rischia di trasformarsi in un nuovo "caso Diciotti" per il governo e in particolare per Matteo Salvini. Il procuratore per i minorenni di Catania, Caterina Ajello, ha chiesto in una lettera ufficiale che vengano fatto sbarcare i minorenni a boardo della nave. Da fonti investigative, si apprende che in totale sarebbero 13 di cui otto non accompagnati. La missiva è stata inviata ai ministri dell'Interno e delle infrastrutture e trasporti, Salvini e Danilo Toninelli, e poi al presidente del tribunale per i minorenni di Catania, al procuratore generale di Catania e al prefetto di Siracusa. Leggi anche: Immigrati, Salvini: "Avviata indagine della polizia sulla Sea Watch" Ajello scrive di avere avuto notizia della presenza di minori a bordo della nave dall'ufficio del difensore dei diritti del bambini di Siracusa, "minori soccorsi dalla citata nave in mare aperto". "Tutto ciò premesso - si legge nelle lettera - atteso che i suddetti minori si trovano in territorio dello Stato italiano e specificatamente nel distretto di competenza di questa procura della Repubblica per i minorenni, la tutela dei loro diritti deve essere assicurata da questa Ag. Evidentemente tutti questi diritti vengono elusi a causa della permanenza dei suddetti minori a bordo della nave - aggiunge - poiché quantomeno non possono beneficiare di strutture di accoglienza idonee e sono costretti a permanere in una condizione di disagio sino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta, con grave violazione dei loro diritti. Tutto ciò premesso dovendo questa procura avviare apposito procedimento civile si chiede che i minorenni extracomunitari a bordo della nave Sea Watch 3 possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture per minori stranieri". La lettera per conoscenza e' stata recapitata anche al comandante della capitaneria di Porto di Siracusa, all'autorità garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e all'ufficio del difensore dei diritti dei bambini presso il comune di Siracusa.

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