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Giorgia Meloni, il peggiore tradimento del governo sulle pensioni: peggio dei comunisti

La delusione di Giorgia Meloni dopo l'approvazione della legge di Bilancio è palpabile, soprattutto quando la leader di Fratelli d'Italia entra nel merito dei provvedimenti contenuti nella manovra, a partire dal blocco sulle pensioni da 1500 euro lordi. Con il via libera della Camera, è chiaro per la Meloni che diverse promesse, condivise dal centrodestra, sono state disattese: "Dopo cinque anni di disastri della sinistra che hanno messo l'Italia in ginocchio serviva un cambiamento radicale. Purtroppo la svolta sovranista che Fratelli d'Italia chiedeva, riduzione delle tasse, investimenti pubblici, sostegno a famiglie e natalità, pari opportunità per il sud Italia, non c'è stata, e ci ritroviamo con una manovra che aumenta la spesa pubblica e colpisce le imprese, il lavoro e perfino i pensionati, con un taglio inaccettabile per chi prende pensioni da 1500 euro lordi". Leggi anche: Meloni, immigrazione e Global compact: "Il voto incomprensibile di Lega e M5s" Un taglio che la Meloni ha definito un vero e proprio "esproprio proletario" per quanto riguarda quelle su base contributiva. "Insomma - ha aggiunto - un provvedimento in piena continuità con le politiche della sinistra. Sparite le proposte del centrodestra, prima tra tutte la Flat tax, e per questo che Fratelli d'Italia ha votato contro".

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