Roberto Fico si dissocia dal delirio M5s: "Attacco terroristico contro di noi", caos in aula
"Siamo sotto attacco. Il Governo, la Manovra del Popolo. La Democrazia è sotto attacco. È in corso una delle più violente offensive nei confronti della volontà popolare perpetrata in 70 anni di storia repubblicana". Questo quanto si leggeva in un delirante post, poi rimosso, postato sul blog delle Stelle, epicentro della vita politica grillina. Il M5s parlava di "vero e proprio terrorismo mediatico e psicologico" da parte di "grandi lobby, poteri forti e comitati d'affari». Le consuete follie di chi non sa fare politica, insomma. Le solite sparate da complottisti della domenica. E ancora, nero su bianco, si dava conto di "un vero e proprio ricatto morale. Il Pd e FI, l'eterno patto del Nazareno, sono complici di tutto ciò. In sostanza ci hanno mandato questo pizzino: attenzione a non colpire le banche, le assicurazioni, i concessionari, ovvero i nostri amici, perché vi scateneremo contro gli italiani con rincari generalizzati. Talmente sono collusi con questo sistema che Pd e FI hanno barattato la difesa degli italiani con la difesa dei propri interessi. Non cederemo ai ricatti". Farneticazioni totali. Roba da manicomio. Tanto che, come detto, il delirio è stato opportunamente cancellato dal blog. Leggi anche: La Boschi svela il gioco lercio di Roberto Fico Ma il post nel frattempo ha scatenato il caos in aula alla Camera. A parlare Mara Carfagna: "La presidenza apprende con disappunto di questa dichiarazione". Dunque la forzista ha sottolineato come sia "improprio paragonare il legittimo lavoro delle opposizioni a un atto di terrorismo", chiedendo ai parlamentari del Movimento 5 Stelle di dissociarsi da questa definizione. Dello stesso avviso anche il deputato dem Enrico Borghi: "Chiediamo che il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, si alzi e dica che il governo è distante da questa terminologia e da queste logiche". Tanto che lo stesso Roberto Fico è stato costretto a prendere le distanze da un simile delirio dei suoi compagni di partito: "Da presidente della Camera dico che la democrazia non è sotto attacco. Tutti si esprimono in modo libero, le opposizioni fanno il loro lavoro: è loro diritto opporsi alla legge di bilancio". Così il grillino, che ha concluso sottolineando: "Non c'è nessun attacco delle lobby. Ognuno fa il suo lavoro e io lo difenderò sempre, qui dentro e fuori di qui". Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev