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Danilo Toninelli e il delirio al Senato, il big M5s confessa: "Ha gravi problemi a casa"

Recordman di gaffe, di espressioni e smorfie inappropriate, un ministro da tempo sulla graticola, la cui imitazione proposta da Maurizio Crozza offre un personaggio quasi migliore, più credibile. Si parla di Danilo Toninelli, titolare grillino delle Infrastrutture, e della sua ultima, imbarazzante, performance: quel pugno al cielo con smorfia inebetita dopo l'approvazione del dl Genova, al Senato. Dunque i "cinque" con i colleghi, il pugnetto agitato in segno di esultanza, il tutto sempre con quell'espressione un po' così. Un comportamento agghiacciante: si trattava, infatti, della scontata approvazione di un decreto; ma soprattutto si trattava di un caso, quello del Ponte Morandi, in cui sono morte 43 persone. Vittime che con quell'atteggiamento, Toninelli, sembra aver scordato. Leggi anche: Schifezza al Senato di Toninelli: ha scordato i 43 morti? Ma come è possibile che un ministro si comporti in tal modo, anche se quel ministro è l'ineffabile Danilo? Una risposta all'arduo quesito la offre Augusto Minzolini, che firma un succoso retroscena sulla vicenda, pubblicato su Il Giornale. Minzo cita le parole di Stefano Patuanelli, capogruppo dei senatori grillini, il quale dopo la performance al Senato di Toninelli ha commentato, stizzito: "Bastava che Danilo fosse rimasto immobile. Invece...". Più pesante, però, ciò che avrebbe detto dieci giorni fa nel dietro le quinte di una trasmissione di La7, in cui si era sfogato: "Di Maio si è addossato troppi incarichi, mentre Toninelli ha problemi personali". Insomma, l'atteggiamento improponibile del ministro delle Infrastrutture potrebbe essere legato a quei problemi personali che, però, non dovrebbero interferire in modo così pacchiano con la sua attività (non si parla solo del pugno, ma anche di tutti i numerosi precedenti). Sulla vicenda dell'esultanza al Senato, infine, Minzolini cita anche il sottosegretario leghista all'Interno, Mirko Molteni: "Che ci vuoi fare?!", ha commentato imbarazzato. E in effetti...che ci vuoi fare se i grillini hanno fatto ministro Toninelli? Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev La replica dei ministro Danilo Toninelli Illustre Direttore, ho ricevuto mandato dall'On. Dott. Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di comunicare quanto segue ai sensi della disciplina sul diritto di replica a mezzo della stampa, e domandare la pubblicazione delle seguenti integrali considerazioni in merito all'articolo comparso sul quotidiano online Libero, in data 16 novembre 2018, intitolato “Danilo Toninelli e il delirio al Senato, il big M5s confessa: “Ha gravi problemi a casa”. Ci si duole, anzitutto, che un mezzo di informazione, qual è il quotidiano Libero, cui il Dott. Toninelli reca rispetto e considerazione, possa dar rilievo e diffondere situazioni, peraltro sconosciute all'interessato, idonee a ingenerare un convincimento errato nel lettore e nella società. Ove, infatti, le espressioni riferite alla persona del ministro non fossero altro che considerazioni - peraltro del tutto ultronee - sui variegati “problemi personali” da cui alcuno possa dirsi affrancato, ivi inclusi l'autore dell'articolo, il suo direttore e chiunque abbia ispirato o preso parte a una notizia così poco concludente, occorrerebbe garbatamente invitare il quotidiano Libero a occuparsi, qualora lo creda, della persona del Dott. Toninelli solo in ragione del munus publicum di cui risulta attualmente officiato. Ma poiché è possibile ravvisare nelle espressioni predette carattere allusivo e, perciò, diffamatorio, ne risultano lesi non solo l'onore e la reputazione dell'interessato, ma, soprattutto, l'insieme delle qualità personali, dei doveri e delle azioni correlati alla funzione pubblica rivestita, che la collettività attende siano adeguatamente soddisfatte dal Dott. Toninelli senza inutile e immeritato discredito e con la consapevolezza del valore della critica giornalistica purché contenuta entro i limiti del riconoscimento e rispetto dei diritti umani, della verità e della pertinenza. Valori, questi, cui da sempre il ministro Toninelli ispira ed esplica la propria condotta personale, in qualunque sede, pubblica e privata, in armonia con il dettato dell'art. 2 della Costituzione: ciò ha dimostrato ponendo sempre e incondizionatamente se stesso al servizio esclusivo dell'interesse generale, con azioni concrete, le sole attraverso le quali possa rassicurare i lettori, della cui capacità cognitiva e intellettiva, anche di fronte a notizie denigratorie, il Dott. Toninelli non ha mai dubitato. Con molti distinti saluti. Avv. Ivano Iai

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