Decreto imbecillità M5s, ecco il primo disastro: subito 100mila licenziati
Non è ancora legge, ma il Decreto Dignità di Luigi Di Maio rischia già di rovinare l'Italia. Secondo Marco Accornero, segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano, costerà la perdita di almeno 100mila posti di lavoro in mancati rinnovi di contratti a tempo determinato. "Con le nuove regole e la reintroduzione delle causali - spiega al Giornale -, diventano altamente insidiosi per le imprese sottoposte a seri e concreti rischi di aperture di contenzioso con i lavoratori". Di Maio ha parlato di "colpo mortale al precariato", ma c'è dunque chi sospetta che possa accadere esattamente l'opposto. La normativa limita la durata massima dei rapporti a tempo determinato da 36 a 24 mesi e il numero di proroghe da 5 a 4, mentre i contributi in capo al datore aumentano: l'addizionale sulla retribuzione a scopi previdenziali sale dall'1,4% all'1,9% e, ad ogni rinnovo, scatta un ulteriore aumento pari allo 0,5 per cento. Per i contratti a tempo determinato più lunghi di 12 mesi, o dopo il primo rinnovo, sono poi richieste le "causali" all'azienda. C'è poi la mannaia giudiziaria: in caso di causa per licenziamento senza giusta causa, la riforma prevede un indennizzo economico fino a 356 stipendi, oltre le spese processuali. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev