Zia Flavia, la chef napoletana con una ricetta molto particolare: lì davanti... misure esplosive
"Sono Zia Flavia, amo cucinare ricette tradizionali fatte in casa per i miei nipoti del web. Preparo solo piatti veraci e generosi, proprio come me. Non faccio mistero delle mie forme curvy (e come potrei?) di cui sono portatrice sanissima. Boobs proud!". Si descrive così Flavia Corrado, napoletana di 27 anni trasferitasi a Milano, che ha deciso di aprire un sito e due pagine social per condividere le sue ricette con i suoi followers. Ai suoi piatti, però, aggiunge un ingrediente speciale: il suo fisico prorompente. Chi è Zia Flavia e come mai la scelta di aggiungere zia al tuo nome e di chiamare nipoti tutte le persone che ti seguono? "Sono un'amante della mia città, Napoli, e delle sue infinite qualità, culturali e gastronomiche. Ho scelto di chiamarmi Zia perché la mia è una cucina di casa. I piatti che preparo provengono dalle tradizioni di famiglia: sono quelli delle mamme, delle nonne e delle Zie del Sud. La mia cucina non è per nulla gourmet: è semplice, genuina e generosa. Non ci sono impiattamenti particolari, ma solo ingredienti succulenti, insaporiti da secoli di storia culinaria mediterranea che si tramanda fino ad oggi. Mi sento perciò una Zia che veicola l'affetto per i suoi Nipoti attraverso il cibo: Più ti voglio bene, più ti faccio mangiare". Quando ti è venuta l'idea di creare il tuo blog "Foodnboobs"? "Un paio d'anni fa. Ero disoccupata, senza prospettive e così ho pensato di cogliere l'opportunità che il web offre a tutti quelli che hanno un'idea. Ho unito la mia passione e l'orgoglio di essere una donna mediterranea curvy e ne ho fatto la mia bandiera. Ogni donna dovrebbe amare il proprio corpo e scegliere liberamente cosa farne, senza paura del giudizio maschile o, peggio, del proprio giudizio femminile condizionato da millenni di maschilismo al potere. Dobbiamo liberarci dai condizionamenti che vogliono ingabbiare i nostri corpi, coprendoli o facendoci vergognare della loro forma, qualsiasi essa sia. In questa mia battaglia mi sento un bel po' femminista, lo ammetto: una femminista del nuovo millennio". Nel blog c'è una maggiore attenzione ai piatti cucinati o all'aspetto fisico? "È il mix delle due cose a funzionare. E poi c'è un ingrediente segreto: l'ironia. Se mi prendessi sul serio, non riceverei tanta solidarietà femminile e il mio blog sarebbe popolato di soli uomini allupati. Invece così non è: sulle mie pagine si possono trovare tanti commenti di donne e uomini curiosi verso il tipo di cucina che propongo e divertiti dal mio modo di pormi. Il segreto sta nella triade: ironia, ritorno alla tradizione e boobs proud, come lo chiamo io". Quanto conta nel tuo lavoro essere una portatrice sana di forme curvy, come ti definisci tu? "È una parte importante della mia identità perché io sono il mio corpo, quindi conta tanto. Ho dovuto fare i conti con il maschilismo fin da piccola: mi sono spuntate le tette verso i 13 anni e da lì in poi è stato un macello perché a quell'età non sai neanche cosa significhi la parola provocazione, ma il solo fatto di averle faceva di me una provocatrice. Due erano le strade: indossare abiti mortificanti oppure infischiarmene ed essere libera. Sono tante le Nipoti che per questo mi sostengono. E io sono molto contenta di poterne parlare anche in questa intervista!". Che rapporto hai con i tuoi followers? "Un rapporto magnifico direi. Ci scambiamo ricette, opinioni su vari temi, c'è stima reciproca e tanto amore per il Sud. Loro hanno davvero capito l'essenza della mia pagina e sono i primi a sostenermi difendendomi da attacchi e polemiche di haters e giornalisti senza qualità. Sono una Zia fortunata". Il tuo blog è solo una passione o è un vero e proprio lavoro? "Richiede molto tempo, è una passione e anche un lavoro. Bisogna dire però che quando fai della tua passione il tuo lavoro è come se non lavorassi mai". La passione della cucina da dove è nata? "È nata sicuramente dall'immenso piacere che provo quando mangio. Io adoro mangiare, non so stare a dieta e sono molto esigente! Preferisco non pranzare piuttosto che mangiare un pietanza cucinata male. Io preparo i miei piatti così come vorrei trovarli in tavola". Quali sono i piatti che preferisci cucinare e quali riscuotono maggior successo? "La parmigiana di melanzane va a ruba! La preparazione richiede molto tempo, ma io in quelle ore mi rilasso. Il sugo che deve pippiare e la frittura delle melanzane per me sono meglio di una spa". Hai un piatto che ti contraddistingue dagli altri chef? "Nonostante io segua fedelmente le ricette originali della tradizione napoletana, ogni pietanza preparata da me ha il mio segno distintivo: una certa consistenza che solo chi l'ha provata può capire. Non corro il rischio di confondermi con nessun altro. Provare per credere!". Qual è il piatto più erotico, secondo te? "Pasta e fagioli con le cozze. Mangiarlo è come fare l'amore!". Come ti immagini tra cinque anni? Quale è il tuo più grande desiderio? "Oggi vivo a Milano e cinque anni fa non l'avrei mai detto, per questo mi risulta difficile immaginare il mio futuro. Desidero continuare a cucinare, sogno di tornare a vivere nella mia bella Napoli ed aprire lì un ristorante. Da buoni meridionali, facciamo gli scongiuri!". di Ilaria Bottazzini